È accaduto in questi giorni in una Scuola italiana, che per la privacy del docente che ci ha raccontato la storia non collochiamo sul territorio. L'accettazione di un contratto fino all'avente diritto di 6 h settimanali non aveva permesso al docente di ottenere un completamento né, come da regolamento, lasciare l'incarico, poi alla firma del contratto, l'amara sorpresa: nessun contratto fad ma una supplenza breve e la stipula di altro contratto a sua insaputa. La storia sembra confusa, ma ve la raccontiamo nel dettagli sotto forma di racconto e non di intervista che il docente non ha avuto piacere di fare in considerazione della delusione e dell'incredulità nella vicenda.
La convocazione fino all'avente diritto
Il docente aveva accettato convocazione fino all'avente diritto su 6 h settimanali sulla A043 per una sede di lavoro denominata X. La chiamata era arrivata telefonicamente per l'insegnamento di italiano nella I e III classe (il docente ha richiesto le discipline che avrebbe dovuto insegnare). Il giorno dopo il docente si presenta nella sede X per prendere servizio (siamo al 26 settembre 2015), firma solo il foglio della presa di servizio, fornisce documento di identità e codice IBAN; il contratto sarà consegnato successivamente perché deve essere steso. La sede di lavoro non su X, ma su Y (lasciamo perdere il fatto che viene fornito un indirizzo errato e che il docente riesce a raggiungere la sede con molta difficoltà).
Detto ciò, si arriva nella sede Y e le 6 h sono suddivise in 3 di storia e 3 di geografia. Si chiude un occhio anche se non si ha il materiale da somministrare ai ragazzi: avrebbero dovuto essere 6 h di italiano (va benissimo, dice il docente).
Un contratto che non arriva e altre convocazioni
Le lezioni si svolgono regolarmente e le classi assegnate sono partecipative, ma manca ancora il contratto.
Il docente chiama ripetutamente la scuola, ma il contratto è sempre in lavorazione. Nel frattempo arrivano diverse convocazioni, ma avendo un contratto fad, non è possibile lasciare l'incarico se non per un posto di sostegno. Sei ore settimanali sono però molto poche e nessuna delle scuole riesce a far ottenere un completamento, gli orari non combaciano: la sede Y è infatti molto distantedalle altre scuole, avere solo 6 h costringe il docente a spendere per lavorare.
In ogni caso il fad è stato accettato per cui si attende il 20 ottobre per altra sede con più ore. Il 23 ottobre 2015, in occasione di una riunione dipartimentale serale, il docente pernotta una notte in un B&B nella sede Y, in considerazione che il giorno dopo sarà in servizio, e contatta la scuola con la richiesta di ottenere il contratto. E qui ecco cosa trova il docente 'pensavo ci fosse una candid camera', ci ha raccontato.
Contratto fad, ma è una supplenza breve
Il 23 ottobre 2015, a circa un mese dalla presa di servizio il 26/09/2015, il docente si trova davanti due contratti: il primo dal 26/09/2015 al 14/10/2015 con dicitura di supplenza breve; il secondo dal 15/10/2015 a.... data indeterminata.
Nel secondo si indicava che il docente aveva preso servizio una seconda volta (nella sede X dunque della segreteria), cosa mai avvenuta. Il docente aveva svolto servizio dal 26/09/ ininterrottamente in attesa del contratto e in considerazione del contratto fad accettato. Questi ha raccontato di essersi rifiutato di firmare il secondo contratto in quanto non corrispondente alla realtà (nemmeno il primo, in realtà). Non aveva preso servizio un seconda volta e tanto meno accettato una proroga (dopo il 14/10). Il docente ci ha anche detto che non avrebbe accettato: 6 h gli avevano fatto perdere proposte di 18 h e il completamento per incompatibilità di orario. Se avesse saputo che il 14/10/ sarebbe scaduto il contratto, avrebbe potuto accettare altro incarico senza incorrere in sanzioni. Il 15/10/ non aveva preso di nuovo servizio! Non si racconta la fine.Cari docenti, a voi è mai capitato? Raccontateci la vostra storia e/o seguiteci cliccando su 'segui'.