Sono partiti i bonus da 500 euro per gli insegnanti italiani: i professori potranno avvalersi della somma per spese di varia natura, ma quali sono i casi in cui si è certi di non incontrare problemi nello spendere il denaro da rendicontare in seguito? Quali i casi su cui ancora non ci si può pronuncia e per cui si attende la nota esplicativa del MIUR?
Il bonus da 500 euro per insegnanti: le spese che i professori possono rendicontare
I 500 euro agli insegnanti destinatari del bonus stanno arrivando o sono giàgiunti sul conto con un'operazione contrassegnata dalla scritta "STIPENDIO RATA SPECIALE MESE DI OTTOBRE 2015 SALARY PAYMENT".
È quindi il momento di tirare le somme: come possono essere spesi questi soldi?
Le notizie degli ultimi giorni hanno confermato quanto già era noto in precedenza, ovvero che i 500 euro per i professori possono essere spesi per comprare libri e altri testi, ebook, riviste, pubblicazioni varie, possono essere spesi - naturalmente - per iscriversi a corsi di aggiornamento e qualificazione relativi alle proprie competenze professionali, a patto che siano svolti da enti accredita presso il Ministero dell'Istruzione, e anche master, corsi post laurea, corsi di laurea triennale e magistrale.
E poi ancora, il bonus da 500 euro per gli insegnanti può essere speso, come noto, per comprare dispositivi tecnologici oppure dei software, e ancora per gli ingressi presso musei, mostre, luoghi e manifestazioni di natura culturale, per biglietti del teatro o del cinema, e ancora per altre iniziative che risultino coerenti con le attività del piano dell'offerta formativa delle varie scuole e col piano nazionale di formazione.
Docenti e bonus 500 euro, gli scontrini, la retroattività e i casi particolari ancora incerti
Il bonus da 500 euro per insegnanti richiede ai professori la conservazione di scontrini e fatturevarie correlate alle spese da rendicontare, che andranno presentati presso la propria Scuola; ricordiamo inoltre che il denaro - benché inviato solo adesso - è in realtà utilizzabile per spese dal primo settembre scorso, il che significa che i docenti possono anche beneficiare dei 500 euro per esborsi già avvenuti.
Rimane ancora incerta la possibilità di rendicontare le spese che in determinati casi non sono afferenti alla propria qualifica. Orizzonte Scuola fa l'esempio del professore di matematica che acquista un biglietto da teatro, e un altro esempio potrebbe essere una professoressa di inglese che acquista un testo specialistico di matematica.
Queste spese possono rientrare nei 500 euro per i professori? Noi pensiamo di sì, considerando che nulla di contrario viene esplicitato nella legge. Tuttavia per dei chiarimenti definitivi si dovrà attendere la nota del Ministero dell'Istruzione.