Non si placano le diatribe sulla Legge di Stabilità. Sebbene sia giunto il sì di Mattarella, per Damiano e la Gnecchi l'attuale Finanziaria 2016 porta con sé molti errori, specie su opzione donna ed esodati che vanno assolutamente risolti quanto prima. I nodi critici, dicono, non sono ancora sanati. La Gnecchi intervistata dal collega Pietro Vernizzi si è detta anche contraria al part-time. Questa flessibilità, dice, sarà completamente a carico degli imprenditori che non si capisce perché dovrebbero accettare di pagare interamente i contributi al lavoratore che svolge metà della sua prestazione.
Questa forma di flessibilità ha aggiunto la Gnecchi è "destinata a rimanere sulla carta perché ai datori di lavoro non conviene". Per quanto concerne il regime sperimentale opzione donna e gli esodati le problematiche non sono risolte, nel primo caso resterebbero fuori le nate nell'ultimo trimestre del 1958 e nel secondo si tratta di una salvaguardia parziale. Insommail Governo ha ancora molto da lavorare per eliminare queste ingiustizie. Questo pare essere in sintesi ilpensiero comune di Cesare Damiano (Pd) e Maria Luisa Gnecchi (Pd).
Legge di Stabilità riceve ok da Mattarella: esodati e iscritte al Comitato opzione donna lottano ancora
Se da una parte i più fortunati, a prima vista, potrebbero sembrare proprio gli esodati e le lavoratrici che richiedevano con forza l'opzione donna, in quanto i temi sono rientrati come prioritari in Legge di Stabilità, in realtà anche alcuniappartenenti aqueste due categoriesono rimastinel limbo e non hanno avuto risoluzione alcuna al loro dramma previdenziale.I primi dice Damiano, intervenuto a valle dell'Ok del Quirinale,non saranno tutti salvaguardati, ne restano fuori ancora 20.000.
Cercheremo di capire, ha aggiunto, "esaminando con cura il testo, chi è incluso e chi è ancora escluso". Riuscire a salvaguardare oltre 26.000 esodati è assolutamente positivo e doveroso da parte del Governo, aggiunge soddisfatto Damiano, ma non si possono dimenticare e abbandonare i restanti.
Molto più critica la Gnecchi che rispondendo alle domande del giornalista Pietro Vernizzi dice "la parte della Legge di Stabilità relativa agli esodati è molto diversa rispetto a quella uscita dalla Commissione Lavoro".
Restano esclusi, aggiunge l'onorevole Gnecchi, i disabili, i lavoratori agricoli e stagionali, restano fuori anche i rapporti di lavoro domestico e quanti prima di essere licenziati erano stati in cassa integrazione per molti anni. Delle vere ingiustizie che devono essere sanate.
Per quanto concerne l'opzione donna i pareri degli onorevoli Damiano e Gnecchi sono comuni: non avrebbe alcun senso e sarebbe discriminatorio tagliare fuori dall'opzione donna quante compiano gli anni nell'ultimo trimestre del 1958.
Secondo la Gnecchi il Governo avrebbe dovuto semplicemente intervenire sulle circolari restrittive e non era necessario intervenire in Legge di Stabilità, aggiungendo per giunta nuovi oneri.Ora comunque l'importante, ribadiscono all'unisono,è che non vengano considerati i tre mesi di aspettativa di vita che taglierebbero fuori, nuovamente, alcune centinaia di donne, quelle nate appunto nell'ultimo trimestre del 58, e creerebbero l'ennesima ingiustizia di 'genere nel genere'.
Renzi farà tesoro di queste considerazioni per rimediare agli errori insiti nella Legge di Stabilità o non cambierà idea e rimanderà eventuali correttivi a data da destinarsi?