La manovra sulla pensione anticipata dei precociarriverà solo nel 2016 ma Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, si dice comunque parzialmente soddisfatto di quanto ha annunciato il premier Renzi nel presentare la Legge di Stabilità. La battaglia che va avanti da mesi, si legge dalla nota diffusa dall’ex ministro del Lavoro, sta portando i primi frutti anche se bisogna ancora intervenire sulla flessibilità in uscita. Damiano rivendica l’esito positivo per la proroga dell’opzione donna al 2015 e per la settima salvaguardia degli esodati per i quali, però, occorre capire il numero preciso di lavoratori che verranno effettivamente compresi nel provvedimento.
Ultime pensione anticipata 2015, precoci ancora delusi: entro quando arriveranno risposte?
Damiano si dice comunque intenzionato a voler leggere le carte dei provvedimenti presentati con le slides dal Presidente del Consiglio per esprimere un giudizio di merito. Intanto la pensione anticipata dei lavoratori precoci potrebbe essere ridisegnata nel primo trimestre del 2016, come ha spiegato Renzi: la CGIL, invece, si è detta delusa ed ha chiesto che la flessibilità in uscita sia affrontata in un collegato alla manovra, così da risolvere la situazione già entro la fine dell’anno.
Il vero nodo sulla pensione anticipata dei precoci resta economico: Renzi l’ha detto chiaramente a più riprese ed ormai è evidente che una buona parte del PD non ha la volontà politica di mettere in campo più di una manciata di miliardi per attuare la flessibilità in uscita.
Del resto anche la spending review, da anni annunciata solo a parole, si è rivelato un flop anche quest’anno: si fa in fretta a tagliare la distribuzione della ricchezza tra i cittadini, un po’ meno invece ad eliminare gli enti inutili e ad abolire i privilegi di alcuni evidentemente troppo "forti". Ogni riferimento agli stipendi dei parlamentari, dei quali si parla da anni ma che non sono stati minimamente intaccati, non è puramente casuale ma intenzionalmente voluto.