Prosegue il dibattito sul tema della riforma previdenziale, mentre in Parlamento fervono i preparativi per la discussione della bozza riguardante laManovra 2016. Intanto si registrano anche nuovi interventi delle parti sociali: nella giornata di ieri è stato il turno della Cida, ricevuta in audizione presso la Camera dei Deputati. L'organizzazione sindacale che tutela gli interessi di dirigenti, quadri e alte professionalità è tornata sulla necessità di prevedere un intervento strutturale di flessibilità e di accesso anticipato alla pensione, stante che le regole previste dalla legge Fornero del 2011 non infieriscono solo sui pensionandi, ma anche sui giovani in attesa del primo impiego.
A tal proposito, i sindacalisti hanno evidenziatocome "opportuno affrontare il tema della flessibilità part time favorendo il ricambio generazionale ed evitando gli effetti negativi sulle Pensioni". Questo processo dovrebbe essere realizzato attraverso misure di sostegno riguardanti sia il carico contributivo dei lavoratori anziani, sia gli incentivi per gli esodi verso la quiescenza.
Riforma pensioni 2016, per la Cida è necessario trasformare il risparmio nel rilancio dell'occupazione
Proprio a proposito di queste misure i rappresentanti sindacali hanno chiesto maggiore attenzione per le politiche di ricambio generazionale. "La permanenza di lavoratori senior deve favorire il passaggio di know how alle generazioni più giovani" spiegano i sindacalisti.
In questo modo, sarà possibile intervenire non solo sul delicato tema della disoccupazione giovanile, ma anche su quello del rilancio economico del Paese. Un punto che assume particolare importanza se il lavoratore in uscita ha occupato delle posizioni dirigenziali durante la propria carriera, avendo un'importante "esperienza manageriale da trasferire ai giovani".
Infine, tra le richieste fatte ai legislatori, la Cida ricorda la necessitàdi agire anche in favore delle Pmi, oltre all'incentivazione fiscale del TFR qualora questo venisse reinvestito all'interno delle Pmi.
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