Doccia gelata questa mattina per tutti quei docenti abilitati in attesa del prossimo concorso che il Miur si appresta ad avviare mediante un bando in emissione tra circa 1 mese e mezzo. Su Tecnica della Scuola si trova un articolo che parla della possibilità di un consistente taglio del numero di posti destinato agli abilitati. Secondo l'estensore dell'articolo, non sarebbero nemmeno pochi i docenti abilitati che non verrebbero ammessi al concorso perché le classi di concorso che sono sature di aspiranti al ruolo presentano un saldo in eccesso di almeno 6000 unità.
Ed in loro soccorso non verrebbe nemmeno la revisione delle tabelle delle nuove classi di concorso perché non ci sono i tempi tecnici. L'unica alternativa è quella di dire no al concorso e si allo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento.
Indiscrezioni dal Miur
Trapelano alcune indiscrezioni dai gruppi di lavoro del Miur che stanno lavorando alla bozza selettiva per l'attuazione del comma 114 della legge 107. Sorgono dubbi consistenti che sia possibile ammettere al concorso indistintamente tutti i docenti abilitati. In ispecie si rappresenta il caso di quelle classi di concorso dove non ci sono posti vacanti, ma esistono anche diversi casi di docenti già di ruolo che risultano soprannumerari.
Data la situazione appare illogico bandire una procedura concorsuale dove non esistono possibilità di assunzione nel triennio a venire, secondo gli esperti, per questi docenti in eccesso. Ma non è tutto: dato che fare un concorso significa una spesa consistente per lo Stato, si potrebbero configurare persino gli estremi di un danno alle casse dell'erario.
Chi rischia di più
Il rischio di rimanere tagliati fuori dalle assunzioni è altissimo tra i docenti abilitati all'insegnamento nelle scuole superiori mentre appare meno problematica la situazione per gli insegnanti della primaria e della scuola d'infanzia. Nell'articolo a firma di Alessandro Giuliani, la motivazione del rischio in oggetto è insita nel carattere regionale che hanno queste immissioni in ruolo.
A rischiare più di tutti sono gli insegnanti tecnico pratici e quelli della A019 delle discipline giuridiche-economiche. Questa situazione non è passata inosservata a chi ha proposto ricorso al Tar perché ha ritenuto illegittimo escludere gli abilitati Tfa e Pas dal piano di assunzioni.