Proseguono i dibattiti intorno a Quota 41 e opzione donna:questi sono solo due dei temispinosi che l'esecutivo dovrà affrontare nella prossima Legge di Stabilità. Cesare Damiano ha parlato dei 'nodi della riforma Pensioni' intervenendo nella trasmissione condotta da Elsa di Gati. Tra questiha citatole lavoratrici in attesa del ripristino dei termini di legge sanciti dalla 243/2004 e la necessità di porre un tetto contributivo per i lavoratori precoci. Damiano ha detto, convinto, che nella flessibilità si dovrà tenere conto di coloro che essendo andati a lavorare in giovane età hanno già maturato oggi, pur avendo solo 57/58 anni d'età, ben 40/41 anni di contributi.
Chi sono queste persone, dice l'onorevole, che chiedono tutela? "Sono persone che hanno fatto l'avviamento, quindi una scuola professionale, a 15 hanno cominciato a fare un lavoro manuale, hanno fatto l'operaio per tutta la vita sono persone stanche, affaticate sono persone che avranno 41 più 15 ...56 anni..57 58". Poi proseguecon una domanda provocatoria:"Come a quell'età così giovane vanno in pensione?" L'onorevole risponde in modo fermo, ipotizzando che questo tipo diosservazione giunga dall'esecutivo, "Sono persone che hanno alle spalle 41 anni di lavoro da muratore, da manovale, da catena di montaggio ed hanno trasportato pesi per tutta la vita". E' giusto che ora, dice tra le righe, vadano in pensione senza penalizzazione.
Vediamo le ultime affermazioni al 6/10 del Presidente della Commissione Lavoro.
Ultime novitàprecoci e opzione donna: Quota 41 e legge sperimentale fino al 31/12/2015 in LDS
Damiano affronta con dovizia di particolari sia la questione dei precoci, rispondendo anche a Roberto Sinesi, uno degli amministratori del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti'in collegamento via Skype, quanto quella inerente gli obiettivi prefissi dalla Commissione sulla questione dell'OD.
Per quanto concerne i lavoratori che hanno già maturato 41 anni di contributi, secondo Damiano, sarebbe corretto permettere loro di accedere alla quiescenza piena, visti anche i continui requisiti 'al rialzo ' richiesti degli ultimi anni. Per specificare l'onorevole chiosa "Io ricordo che la pensione di anzianità era un tempo 35 anni indipendentemente dall'età 'iniziavi a 15 e andavi a 50 anni, poi l'abbiamo portata a 40 (cinque anni di più ) poi a 41 poi 42 più l'aspettativa di vita.
Oggi 41 sarebbe un'asticella secondo me giusta". Poi conclude dicendo noi ci stiamo battendo "però vorrei avere un confronto con il presidente del consiglio Renzi". L'intervento viene interrotto volutamente dalla conduttrice che invita Damiano a presenziare nella prossima diretta di 'Mi manda Raitre'. Damiano accetta l'invito, la questione della flessibilità e dei precoci sarà dunque oggetto di un nuovo dibattito nei prossimi giorni.
Per quanto concerne l'opzione donna, invece, Damiano è fermo su un punto: al momento la proroga al 2018 non rientra tra gli obiettivi della Commissione.cI si batterà, precisa l'onorevole, affinché si ristabilisca quanto sancito dalla legge Maroni e ,dunque, per permettere alle donne di poter accedere al diritto alla pensione fino al 31/12/2015. L'obiettivo resta quindi quello di eliminare o rivedere le circolari Inps del 2012 che includono in dicembre le finestre mobili e aspettativa di vita riducendo la platea delle aventi diritto.