Slitta l'approdo in Parlamento della legge di Stabilità 2016 che prevede anche alcune novità sulle Pensioni in attesa della riforma previdenziale per la flessibilità in uscita che dovrebbe arrivare l'anno prossimo. Sarebbero ancora da mettere a punto le relazioni tecniche allegate prima dell'approdo a Palazzo Madama. La manovra punta in particolar modo a ridurre le tasse. E a chi l'accusa di essere un "berluschino" o un "berlusconiano" e autore di una legge di Stabilità troppo di "destra" il premier Matteo Renzi così risponde: "La dico berlusconianamente: meno tasse per tutti".

Finanziaria 2016, Renzi: lo dico alla Berlusconi, meno tasse per tutti

Ma poi aggiunge: "Solo che lui - sostiene in un'intervista a Otto e mezzo su La 7 - ha fatto lo slogan e se ne è andato. Noi - ha sottolineato - lo facciamo davvero". "Sono dieci anni - ha aggiunto il presidente del Consiglio in tv - che parliamo solo di Ici, Imu, Tasi, è la tassa - ha spiegato - più odiata. E non è mai stata tolta. E' una misura di pancia? Sì, ma non è - ha evidenziato replicando alle critiche - elettorale". Per quanto riguarda la riforma pensioni il premier ribadisce che non sarà in legge di Stabilità 2016 con cui comunque sono in arrivo 4 novità sulle pensioni non di poco conto. Dalla salvaguardia esodati alla no tax area, dall'opzione donne al prepensionamento part-time per gli over 63.

Ma non c'è spazio per la flessibilità verso la pensione anticipata per tutti, nonostante le proteste non soltanto delle opposizioni e dei sindacati ma soprattutto di importanti aree della maggioranza da Ap alla minoranza Pd.

Riforma pensioni, il premier e leader Pd: flessibilità in uscita nel 2016

"Faremo la misura sulla flessibilità pensionistica - ha assicurato il premier a Otto e mezzo su La7 - quando i numeri saranno chiari".

Basta errori e pasticci, ha ribadito il premier. "Non si ripeterà più - ha sottolineato - una storia come quella degli esodati". Perché sulla riforma pensioni l'esecutivo ha preferito il rinvio malgrado un anno di annunci e promesse? "Non siamo intervenuti in legge di Stabilità - ha spiegato il presidente del Consiglio - per non fare pasticci".

A proposito delle risorse derivanti dalla spending review nella legge di bilancio il premier spiega che "ammontano a 6miliardi". Renzi si ritiene soddisfatto malgrado il mancato raggiungimento dell'obiettivo dei 10miliardi.