Non sembrano accontentarsi i sindacati dell'ipotesi di uscita anticipata dal lavoro tre anni prima, rispetto a quanto prevede l'attuale normativa previdenziale, col quattro per cento di penalizzazione sugli assegni, una delle opzioni più quotate da Palazzo Chigi per introdurre più flessibilità nel sistema pensionistico con la prossima manovra finanziaria. A chiedere di più, intanto, è oggi la Cgil di Susanna Camusso, che nelle scorse settimane ha lanciato l'appello per l'unità sindacale sulla riforma Pensioni che ha portato alla mobilitazione unitaria con Cisl e Uil che prende il via oggi per concludersi il 15 ottobre prossimo, quando il cdm presieduto da Renzi varerà la legge di Stabilità 2016 sulla quale si dovrà poi esprimere il Parlamento.

Legge di Stabilità 2016, mobilitazione Cgil Cisl e Uil sulle pensioni

"La legge di stabilità - ha detto oggi il leader della Cgil - si misura sul cambiamento della legge Fornero. Una parte del rancore che sta attraversando questo paese - ha proseguito la Camusso - è dato dalla legge Fornero, che insieme alla disoccupazione - ha sottolineato - costituisce una miscela esplosiva". Il segretario del sindacato rosso è consapevole delle difficoltà a ottenere quanto auspicato, ovvero una modifica strutturale della riforma previdenziale del Governo Monti. "Non possiamo pensare - ha detto Susanna Camusso oggi all'Expo - che sia una rapida passeggiata che si risolve nei presidi di questi giorni insieme a Cisl e Uil".

Camusso: la manovra si misura su modifiche alla riforma Fornero

La Cgil, dunque, sembra prevedere altre forme di protesta dopo la mobilitazione dei questi giorni, non è da escludere un nuovo sciopero generale contro il Governo Renzi. La Camusso ha parlato oggi di una "mobilitazione concreta nel rapporto con Cisl e Uil o da soli con l'obiettivo - ha detto secondo quanto riferisce l'Ansa - di una riforma delle pensioni".

"Se non diamo coerenza a questa priorità - ha sottolineato la dirigente sindacale - rischiamo la lacerazione del rapporto con i lavoratori e le lavoratrici". Tornando al discorso delle penalizzazioni sugli assegni previdenziali in caso di pensionamento anticipato la Camusso ha definito una "ingiustizia" le penalità previste dall'opzione donne.

Pensione anticipata, Damiano: banco di prova decisivo per governo

A considerare quello sulle pensioni un "banco di prova decisivo" per il Governo Renzi non sono solo i sindacati ma anche la minoranza del Pd che attraverso il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano sta cercando di puntare al massimo sulla flessibilità a minor costo per le casse dello Stato e più convenienti per i lavoratori dando ormai quasi per "scontato" che si proroghi l'opzione donna e la salvaguardia degli esodati sui cui sono arrivate più volte rassicurazioni da parte dell'esecutivo che adesso deve trovare la quadra sulle proposte per la pensione anticipata.