Matteo Renzi ed il suo Governo si stanno dando da fare per trovare soluzioni il più possibile consone a garantire una maggiore flessibilità per i lavoratori che si accingono ad andare in pensione e per garantire agli stessi la possibilità di accedere al pensionamento anticipato. Si mira quindi a creare una soluzione che spinga i lavoratori anziani ad uscire dal mondo del lavoro, per avviarsi verso la pensione con soluzioni quanto più idonee alla loro situazione e per favorire l'entrata dei giovani nel mondo del lavoro. Dalla maggioranza sembra arrivare un incentivo per spingere i lavoratori che hanno diritto alla pensione verso una situazione di flessibilità.

Pensioni: restrizioni maggiori e salario minimo legale?

Le uniche certezze della Manovra Finanziaria parrebbero, per il momento, quelle che consentono l'erogazione dell'assegno universale per le famiglie numerose che si trovano a vivere in una situazione di difficoltà economica, ma i cambiamenti in tema di Pensioni sembrano davvero minimi.

Restrizioni maggiori si delineano all'orizzonte: se non si dovesse riuscire a consentire una diminuzione dell'età anagrafica per accedere alla pensione, si spera che, da gennaio 2016, almeno si riesca a mantenere quella già considerata come requisito minimo fondamentale dalle legge italiana per potere uscire dal mondo del lavoro.

Esiste la possibilità che venga introdotto il salario minimo legale: questa forma di tutela e già presente in molti altri Paesi europei e va a prendere il posto del contratto nazionale.

Non tutti sono d'accordo: la Cgil sembra favorevole, mentre la Uil e Cisl temono che possa generare penalizzazioni in merito di accordi sulla contrattazione salariale in favore del lavoratore. Le discussioni sono aperte e per ora non vi è nulla di certo.

Aumento dell'età pensionabile: nuovo colpo basso

Se entra dicembre 2015 non si dovesse riuscire ad raggiungere un accordo flessibile sulle pensioni si renderà necessario mettere un blocco al continuo aumento dell'età anagrafica per accedere alla pensione.

La Manovra Finanziaria pare contenere solo modificheminime sulle pensioni. L'unica certezza sembra essere quella di un possibile aumento dell'età anagrafica peraccedere alla pensione: dal 1 gennaio 2016 arriverà il primo aumento delloscatto previdenziale:l'età pensionabile aumenterà fino a 66 anni e 3 mesi con 42 anni e sei mesi di contributi versati per gli uomini e 41 anni e sei mesi per le donne.

Lo scatto pensionabile aumenterà ogni 2/3 anni di 2/3 mesi. Nel 2019 l'età anagrafica per accedere alla pensione salirà a 66 anni e 11 mesi, fino ad arrivare al 2050 dove, l'età anagrafica risulterebbe essere pari a 70 anni. Con l'aumento dell'età pensionabile, si crea un altro problema: se le persone già occupate non possono accedere alla pensione, come faranno i giovani ad entrare nel mondo del lavoro? Ache età ifuturi lavoratori, se mai lo diventeranno, potranno andare in pensione?