Sciopero generale della Scuola il prossimo 13 novembre. Cobas, Unicobas, Anief, Cub, Usi e Mida annuncianola manifestazione di protesta contro la riforma renziana 'Buona Scuola' che si terrà nella Capitale tra poco più di due settimane. Nonostante lo scetticismo che aleggia all'interno della scuola in merito all'opportunità o meno di ripetere uno sciopero che coinvolga tutto il settore, una sorta di 'replica' della protesta eclatante del 5 maggio scorso, ancora una volta si scenderà in piazza per dire no alla legge 107.

Sciopero il 13 novembre contro la 'Cattiva Scuola'

Il sindacato Anief, attraverso la voce del suo presidente Marcello Pacifico, invita tutti a fermarsi: docenti, presidi, Dsga, educatori e Ata, tutti uniti contro la mancata stabilizzazione di oltre 100.000 precari, contro le ingiustizie che oltre 30mila lavoratori amministrativi, tecnici e ausiliari sono costretti a subire, contro la chiamata diretta del nuovo personale assunto, contro il nuovo merito professionale che andrà a premiare soltanto una piccola parte degli insegnanti che aspettano da troppo tempo il rinnovo del proprio contratto economico.

Sindacati di base prendono le distanze dalle rappresentanze confederali

Si protesterà anche contro la mancata applicazione della direttiva 70/1999 attraverso la quale veniva ordinata la stabilizzazione di tutti quei precari che hanno svolto il proprio servizio alla scuola per almeno 36 mesi.

L'Anief sottolinea come sia stato il personale scolastico stesso a premere affinchè si protestasse contro la futura Cattiva Scuola di stampo aziendale.

Uno sciopero, quello del prossimo 13 novembre, che intende prendere le distanze dalle manifestazioni di piazza indette dai sindacati rappresentativi e svoltesi lo scorso 24 ottobre: Cobas, Unicobas, Anief, Cub, Usi e Mida ritengono, infatti, che sia necessario uno sciopero specifico del settore scuola per metterne maggiormente in risalto i problemi e i gravi disagi che il personale è costretto ad affrontare quotidianamente.