Mensa, dove sei, verrebbe da dire esaminando i dati dell'ultimo rapporto di Save the Children, in base al quale il 40 per cento delle scuole italiane è sprovvisto di questo importante servizio. La situazione peggiore è al Sud, dove, per esempio, in Campania e in Puglia si supera la percentuale del cinquanta per cento (rispettivamente 51 e 53 per cento). Anche in Sicilia, però, non si sta meglio con il 49 per cento mentre, per quanto riguarda le regioni settentrionali, le percentuali si assestano intorno ad un terzo delle scuole o poco meno.
Mensa scolastica: in Italia manca nel 40 per cento delle scuole
Il Direttore Programmi Italia-Europa Save the Children, Raffaela Milano, ha sottolineato come la mensa scolastica rappresenti un momento educativo fondamentale per i bambini, oltre al fatto che la sua presenza garantisce un adeguato tempo Scuola, per evitare il diffondersi del pericolo derivante dalla dispersione scolastica. Secondo Raffaela Milano, è necessario, inoltre, fornire un servizio di qualità, in modo da assicurare ogni giorno ai bambini dei pasti equilibrati e completi.
A questo proposito, tutti i comuni che sono stati monitorati durante lo studio effettuato da Save The Children hanno presente le direttive diffuse dal ministero dello Salute per quanto concerne la struttura dei menu, ma, in realtà, in molte scuole non è attiva la Commissione Mensa.
Scuole, prezzi delle mense scolastiche: a Salerno quello più basso, a Ferrara il più caro
Anche i prezzi delle mense nei 45 comuni campionati presentano profonde differenze. Il prezzo più basso è stato fatto registrare a Salerno (solo 0,35 euro al giorno) mentre a Ferrara si arriva a 7,7 euro: il prezzo, inoltre, non sempre va a braccetto con il costo della vita, visto che a Palermo la mensa costa circa 6 euro a fronte di un costo della vita decisamente basso.
Notevoli differenze anche per quanto riguarda l'esonero dal pagamento della retta per le famiglie in situazione di povertà: in otto comuni, addirittura, si arriva all'esclusione del bambino dalla mensa scolastica in caso di insolvenza da parte dei genitori. Infine, nella quasi totalità dei casi (novanta per cento) il servizio viene affidato dai comuni ad aziende esterne che si occupano di ristorazione.