Il messaggio Inps n. 6912 del 2015, ha fatto pervenirel'accoglimento delle domande degliesodati, appartenenti alla 4° ed alla 6° Salvaguardia, che eranostate lasciate in sospeso.Finalmente, anche questa fascia di lavoratori, ha potuto ricevere la giusta tutela. Oltre cinquemila persone,che hanno usufruito della legge 104, hanno avuto quanto li spettava grazie al sistema dei vasi comunicanti.

Esodati: tutela per appartenenti alla 4° e 6° Salvaguardia

E' iniziatala forma di tutela per gli esodati che erano rientrati nella 4° e nella 6° Salvaguardia.Essi non avevano potuto essere inclusi di diritto nella riforma: le coperture finanziarie erano venute a mancare per sostenere tutte le voci presenti nel bilancio finale.

Per garantire loro la giusta tutela, verranno utilizzate coperture derivate dal sistema dei vasi comunicanti.Nello specifico sono 2500 i lavoratori appartenenti alla 4° Salvaguardia e 1800 sono i lavoratori appartenenti alla 6° Salvaguardiache rientrano nella forma di copertura attuata. L'inps ha annunciato, tramite il messaggio n. 6912/2015, che in base ad un nuovo ricalcolo dei fondi disponibili, relativi all’art. 1 comma 235 della legge n. 228 del 2012, messo a punto durante la Conferenza dei Servizi per effettuare verifiche nel bilanciosi è giunti alla conclusione che è possibile includere nella Salvaguardia anche chi ha usufruito del congedo in merito alla legge 104del1992, prima quindi del limite imposto secondo la legge n.

124 del 2013 e dalla legge n. 147 del 2014.

Chi ne ha diritto

Tra gli aventi diritto, vengono inseriti gli esodati che nel 2011 hanno assistito un congiunto: nello specifico chi appartiene alla categoria dei lavoratori esodati che fa capo all'articolo 11 bis, comma 1 e comma 2 della legge 124 del 2013 e dell'articolo 2, comma 1 lettera della legge 147 del 2014, può ritenersi salvaguardato ed appartenete a quella fascia di lavoratori che ha avuto il giusto riconoscimento della propria situazione.

Secondo quanto affermato dall'Inps, gli appartenenti a tale tutela, riceverannole certificazione che comunicano loro l'appartenenza a suddetta manovrae la possibilità di accedere per diritto ai fondi disponibili, secondo il sistema dei vasi comunicanti.Quindi, in definitiva, cinquemila lavoratori,che nel 2011 hanno dovuto usufruire di permessi per assistere un familiare in gravi condizioni di salute, che rientrano nella legge 124/2013 e della legge 147/2014,potranno ritenersi salvaguardati dalla lorosituazione di esodati.