Ieri, 11 novembre 2015, sono iniziate le votazioni in merito agli emendamenti presentati dai partiti politici per effettuare rettifiche su alcuni punti espressi nella Legge di Stabilità. Il 16 novembre il provvedimento arriverà finalmente in Aula. Molte le modifiche richieste: tra tutte spicca il tema riferito all'anticipo dell'età pensionabile. Non mancano tutele chieste per esodati e per sostenere le lavoratrici.

Le proposte e le rettifiche

Tra le rettifiche presentate in merito alla Legge di Stabilità troviamo quella che porta la firma di Giorgio Santini (Pd): in essa è espressa la volontàdiottenere il prestito previdenziale.

Quest'ultimo è un mensile di 760 euro, che servirebbe a quei lavoratori ai quali mancano non più di cinque anni per accedere alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata. Tale importo non è dato a titolo gratuito, ma verrebbe recuperato, una volta che il lavoratore avrebbe avuto accesso alla pensione, con piccole rate sulla stessa. L'altra rettifica ha la firma di Maurizio Sacconi, Presidente della 11° Commissione Lavoro e Previdenza Sociale del Senato della Repubblica, che richiede un anticipo di tre anni, con il part time a 63 anni, già presente nell'articolo 19 presentato dal Governo.

Esodati ed Opzione Donna

Forse il tema esodati, come molti temevano, non cadrà nel dimenticatoio: essi potrebbero godere di un'estensione, da uno a tre anni, del limite vigente per avere diritto ad accedere alla pensione, dopo il termine dell'indennità di mobilità.

Il Pd ha presentato una rettifica in merito al'abolizionedella penalizzazione rivolta ai lavoratori usciti prima del 2015. Tale penalizzazione prevedeva un taglio a circa 25 mila assegni liquidati prima del 1° gennaio 2015 a lavoratori usciti dal mondo del lavoro prima di avere compiuto i 62 anni d'età. Molti sono gli emendamenti presentati che mirano a ritoccare quanto proposto dal Governo per la copertura in arrivoad oltre 26.300 lavoratori, che sarebbero tutelati dalla settima salvaguardia.

Volontà dimostrata dagli emendamenti è quella di includere anche i lavoratori agricoli e stagionaliassunti a tempo determinato, cessati dal rapporto lavorativo dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2011.

Per quanto concernel'Opzione Donna, il 10 novembre, è stato presentato l'emendamento che chiede di includere le lavoratrici che raggiungono i requisiti necessari entro il 31 dicembre 2015 (ovvero le nate nell'ultimo trimestre del 1958). Non resta che aspettare per vedere come agirà il Governo in merito agli emendamenti presentati.