Il pacchetto di proposte di modifica sulle Pensioni in legge di Stabilità 2016 certamente non sarà affrontato a Palazzo Madama. Probabilmente qualche novità sulla previdenza arriverà a Montecitorio tranne che non si decida all'ultimo minuto tutti gli interventi in attesa che il prossimo anno, così come più volte promesso dal premier Matteo Renzi, venga varata la riforma pensioni strutturale e definitiva.

Ddl Stabilità 2016 e pensioni, intervento del viceministro Morando al Senato

A confermare "ufficialmente" la notizia già anticipata oggi, spiegando quali sono i progetti dell'esecutivo, è la senatrice Federica Chiavaroli (Ap), correlatrice, insieme alla collega del Pd Magda Zanoni, del ddl di Stabilità 2016 al Senato.

''Il governo - ha spiegato la senatrice Chiavaroli al termine della riunione di oggi della commissione Bilancio - ha dichiarato la volontà di rinviare eventuali interventi di minima correzione alla Camera". Ad intervenire per il governo in commissione Bilancio a Palazzo Madama è stato il viceministro dell'Economia e delle Finanza Enrico Morando. Saltano le proposte di modifica sull'opzione contributivo donna e sugli esodati, tutti bocciati in commissione o ritirati per il parere negativo dell'esecutivo sulle coperture finanziarie ma anche politiche, visto che il premier e i suoi fedelissimi hanno deciso di rinviare ulteriormente gli interventi sul capitolo pensioni.

Esodati, opzione donna, prestito pensionistico, no tax: emendamenti rinviati

Stoppato anche l'emendamento sul prestito previdenziale formulato dal presidente del gruppo del Partito democratico in commissione Bilancio Giorgio Santini. Anche la proposta sul prestito pensionistico è stata considerata inammissibile. La commissione presieduta dal senatore Giorgio Tonini ha detto no anche all'emendamento finalizzato a prorogare per i cococo in scadenza a dicembre 2015 gli ammortizzatori sociali.

Tra le questioni che dovrebbero invece essere affrontate nei prossimi giorni la proroga dei voucher per le baby sitter e gli asili. Via libera, infine, all'emendamento che permette pure ai laureati in Beni culturali di poter far parte dei 500 funzionari che dovranno essere assunti dal ministero dei Beni Culturali. Tra gli emendamenti bocciati anche quello di Forza Italia sull'aumento delle pensioni minime.

"Il governo e la maggioranza - ha dichiarato il senatore Antonio d'Alì, vicepresidente del gruppo azzurro a Palazzo Madama - hanno respinto in commissione Bilancio la nostra proposta di aumentare le pensioni minime alla soglia - ha spiegato - di 800 euro al mese". "Il Governo Renzi - ha affermato in una nota Melania Rizzoli, responsabile nazionale Welfare di Forza Italia - la smetta di giocare con la pelle di pensionati e esodati".