L'attenzione dei docenti ancora all'interno delle varie graduatorie è concentrata verso una fase di transizione che dovrà passare per il bando di concorso, il cui ritardo di emanazione è motivato dall'esigenza di completare la riforma delle classi di concorso. Al riguardo, con una nota il Miur comunica la decisionedi salvaguardare i diritti dei docenti già abilitati per fugare i timori di quanti ne temevano il mancato rispetto. In questo modo viene accolto il suggerimento fornito nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato in merito alla problematica.
Nel frattempo, il Senato approva la riforma a condizione che vengano apportate alcune modifiche.
Gestione della transizione
Il testo originario del riordino delle cdc era stato esaminato qualche settimana fa dal Consiglio di Stato che aveva espresso un parere favorevole condizionato all'esigenza di tutelare le posizioni dei docenti che risultano già inseriti nelle attuali graduatorie. Molto probabilmente si giustifica così il ritardo per il prossimo bando di concorso docenti 2015. Sull'esigenza della tutela delle posizioni pregresse interviene ora il Miur con una nota: come da regolamento iniziale, coloro che risultano inseriti in graduatorie precedenti relative a specifiche cdc oggetto di raggruppamento, saranno tutelati con il rispetto dei diritti acquisiti a legislazione vigente.
Si tratta di una rassicurazione nei confronti dei circa 30mila docenti ancora nelle Gae.
L'esercizio della tutela
Il Miur conferma che non verranno lesi i diritti dei docenti ancora nelle graduatorie ai fini dell'insegnamento delle classi di concorso che risultano coinvolte dal raggruppamento. Si garantisce la possibilità di insegnamento e l'accesso ai futuri concorsi a cattedra.
Questo avverrà mediante la garanzia della sostituibilità reciproca tra docenti di una determinata classe di concorso che va a confluire nel più ampio raggruppamento. Con tutta probabilità occorreranno ancora un paio di settimane affinché la riforma delle classi di concorso veda la luce.