La legge sulla Buona Scuola contiene norme sulla mobilità docenti che alimentano molte preoccupazioni, anche i sindacati denunciano la poca chiarezza e l'incompatibilità con i trasferimenti.
In seguito a diversi incontri con il Miur, i sindacati riportano sia novità sia numerosi dubbi sulle norme del nuovo CCNI; sembra chiaro che non tutti i docenti parteciperanno sullo stesso piano alla mobilità straordinaria organizzata in fasi:
- la prima fase coinvolgerà, a livello nazionale, i docenti assunti a tempo indeterminato entro il periodo riguardante l'a.s. 2014/15;
- la seconda fase riguarderà i docenti neoassunti nel 2015, che a questo punto potrebbero essere destinati a partecipare ad un doppia roulette nazionale: una inerente l'assegnazione della provincia, e un'altra per la sede provvisoria. I docenti assunti quindi nelle fasi B e C rischiano seriamente di essere stabilizzati in via definitiva in una provincia diversa non solo da quella di iscrizione in GaE, ma anche da quella provvisoria.
- il personale docente già assunto in ruolo a tempo indeterminato alla data di entrata in vigore della legge Buona scuola, se successivamente risulterà in esubero o soprannumerario sarà assegnato agli ambiti territoriali (comma 73 dell’art.1 della legge 107/2015).
i docenti che raggiungeranno un ambito territoriale, saranno successivamente individuati e chiamati direttamente da un dirigente scolastico di una delle scuole associate a quel determinato ambito. Il docente trasferito in un ambito territoriale dovrà proporre la sua candidatura al D.S. delle scuole che lo interessano,mediante presentazione del curriculum.
Novità ma ancora poche certezze
I sindacati riportano dal MIUR le seguenti novità:
- gli ambiti territorialinon saranno né interprovinciali, né interregionali, ma sub provinciali, nel rispetto della L. 107/15. Ciascun ambito comprenderà istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo;
- la durata del contrattorimane annuale e non triennale come ipotizzato.
La formazione degli ambiti territoriali, che dovrebbe avvenire entro il giugno 2016, sta creando non poche contestazioni e paure soprattutto per quei docenti che sono in esubero e temono di andare in soprannumero nei prossimi anni scolastici.
Considerando che il periodo della pubblicazione della procedura della mobilità va da febbraio a marzo, si pensa che se gli ambiti non saranno delineati in tempo utile, potrebbe esserci una successiva riapertura dei termini per la scelta. I sindacati hanno presentato diversi comunicati circa il loro disaccordo e contrarietà agli ambiti.
Recentemente, il sindacato UIL ha confermato la netta contrarietà al sistema degli ambiti territoriali, poiché la mobilità deve consentire a tutto il personale già di ruolo e a quello di nuova nomina, di poter scegliere oltre che una nuova provincia anche una nuova scuola di titolarità, su tutti i posti disponibili e vacanti.
Le linee guida per la definizione degli ambiti sono state elaborate e presentate al Miur dai sindacati in un documento formato da 5 punti fondamentali. Si attendono i prossimi incontri per saperne di più.