Dare 500 euro agli over 55, tagliare i vitalizi, le Pensioni più alte e ridurre i privilegi per i ricchi, sono i punti più importanti del disegno di Legge che l’Inpsha messo in piedi proponendolo al Governo. Non si tratta di documenti segreti messi sul tavolo dell’Esecutivo, di una proposta fatta nelle stanze dei bottoni, ma è un disegno di legge dato in pasto all’opinione pubblica così come è stato ideato. Infatti, i 16 articoli di cui è composto, sono pubblicati addirittura sul sito ufficiale dell’Inps. Era evidente che una uscita così diretta, prima da parte del suo presidente Boeri e poi dell’Inps stessa, avrebbe destato scalpore.
Sembra un attacco alla casta
Lasciando perdere la prima metà del pacchetto di proposte, che è tutto incentrato sulla lotta alla povertà e sul sussidio da 500 euro da erogare agli over 55 in difficoltà, gli altri punti sono rivolti alla riduzione delle differenze sociali eliminando alcuni privilegi dei più benestanti. L’azzeramento dell’assistenza sociale per le famiglie più ricche rientra perfettamente in questo progetto. Basta pensioni sociali, assegni sociali, integrazioni al minimo e tutte le altre forme di assistenza previste dalla normativa alle famiglie con reddito oltre i 55.000 euro. Abbassare le pensioni più alte, partendo da subito e da quelle pari o superiori a 10 volte il minimo, quindi a partire da 5.000 euro lordi al mese.
Il metodo è sempre lo stesso, ricalcolare queste pensioni con il metodo contributivo che ne abbassa gli importi, eliminando un’altra anomalia del sistema previdenziale italiano che in passato ha concesso a qualcuno, pensioni ben più alte dei contributi effettivamente versati durante il lavoro. Taglio deciso anche ai vitalizi dei politicied eliminazione dei vantaggi concessi ai dirigenti sindacali del settore pubblico che ottengono una parte della pensione calcolata in base all’ultimo stipendio ricevuto.
Le reazioni del mondo della politica
Le proposte dell’Inps, che sono diventate pubbliche, hanno scatenato il dibattito e su questo tema, il Ministro del Lavoro si dice disposto a parlarne. Fonti vicine al Ministero infatti, giudicano questi punti utili alla discussione, sicuramente interessanti e sui quali il Governo è sensibile, ma sono da rinviare al 2016.
Per mettere in piedi tutto il pacchetto di proposte pubblicate dall’Inps, servono coperture economiche che, come già detto il giorno del varo della Legge di Stabilità, non ci sono. Il Premier Renzi ha sottolineato come oggi non sia il momento adatto per operare tagli alle pensioni senza operare profonde modifiche a tutto il settore previdenziale su cui si metterà mano nei prossimi mesi. Sempre da fonti del Pd si ritiene inopportuno operare tagli indiscriminati a tutte le pensioni sopra i 2.000 euro netti al mese senza inserirli in un pacchetto di riforme più profonde. Per la verità, anche apprezzando l’intento dell’INPS, il disegno di legge non ha suscitato una approvazione netta neanche da parte delle opposizioni di Governo.
Per esempio il Movimento 5 Stelle considera un’elemosina erogare 500 euro agli over 55 perché il provvedimento più giusto dovrebbe essere il reddito di cittadinanza, vero cavallo di battaglia dei “Grillini”. La sensazione è che la proposta dell’Inps verrà presto lasciata dove si trova, non potrà essere applicata per evidenti limiti di bilancio e per l’altrettanto evidente poca volontà a discuterla da parte di tutto il mondo della nostra politica.