Per cercare di comprendere gli stati d’animo delle lavoratrici dopo l’ennesima ‘beffa’ perpetrata ai loro danni da parte del Senato, che ha prima approvato un emendamento che aveva lo scopo di estendere l’opzione donna anche delle lavoratrici nate nel UT58 per poi inaspettatamente rinviarlo alla Camera, abbiamo deciso di intervistare Rossella Lo Iacono, una delle fondatrici del neo nato gruppo ‘opzione donna ultimo trimestre 58’. Eccovi quanto ne è emerso.
News opzione donna ultimo trimestre 58: intervista esclusiva a RossellaLo Iacono
- Il Senato ha prima approvato l'emendamento per includere all'interno di opzione donna anche le nate nell'ultimo trimestre del 58, poi quando la soluzione sembrava più vicina, l'emendamento è stato rinviato alla camera.
Come avete appreso la notizia è quale è stata la vostra prima reazione?
Sembrava che il governo avesse compreso l’ingiustizia che si stava perpetrando, e con l’ausilio di vari esponenti politici si era giunti alla presentazione dell’emendamento che, in buona sostanza, avrebbe riportato la parità di trattamento tra tutte le nate del 1958 e la corretta applicazione della Legge, sottolineo, tuttora vigente. Ma nonostante il predetto emendamento avesse superato il giudizio di ammissibilità da parte della severissima Commissione Bilancio del Senato era in agguato il colpo di scena, inaspettato, inimmaginabile, incredibile. I Senatori PD ritirano tutti gli emendamenti, annullando tutto il lavoro svolto, gettando nello sconforto più nero tutte le donne interessate che avevano esultato e gioito, facendo crollare nuovamente gli stati d’animo di coloro che, non avendo più un lavoro, a causa di giochi politici, potrebbe rimanere fino a 10 anni senza sostentamento e senza la propria pensione totalmente contributiva.
- L'emendamento non risulta 'bocciato', ma per ora solo rinviato alla Camera. Sperate, dunque, che alla fine questa ingiustizia venga sanata o temete l'ennesimo rinvio a data da destinarsi?
Noi tutte ci auguriamo che il governo voglia finalmente concludere questa vicenda in maniera positiva e definitiva, non sarebbe giuridicamente corretto applicare la legge 243/04 inserendo l’ADV (aspettativa di vita)non prevista dalla Legge stessa, che in quanto Sperimentale, non prevede modifiche, né deroghe, né nuovi adattamenti fino alla fine della sperimentazione stessa...
non sarebbe eticamente né politicamente corretto continuare con questa altalena che ha come unico risultato allo stato attuale, la sofferenza di centinaia di lavoratrici che non riescono ancora a poter programmare la propria vita ed a vedere il futuro.
- Cosa farete nel caso alla Camera non venga risolto tale 'empasse' e l'emendamento proposto non avesse seguito per la soluzione della vostra problematica?
Il balletto di illusioni e disillusioni cui ci hanno sottoposto in questi ultimi giorni ci ha notevolmente stressate... in questo momento vogliamo concentrarci sul buon esito della soluzione, anche se raggiunto in maniera sofferta, e vogliamo crederci. Una soluzione negativa e stavolta definitiva, sicuramente porterà ad un allontanamento da questa politica che si occupa poco e male dei nostri problemi, immagino che il consenso politico avrebbe un crollo... poco possiamo fare. Sicuramente né noi né le nostre famiglie riporremo fiducia in questa classe politica, e al momento opportuno useremo l'unico strumento di Democrazia Diretta che abbiamo: il Voto !