I precari della Scuola vengono discriminati in quanto alla retribuzione, al TFR e alla pensione: il M5S presenta un'interrogazione parlamentare in cui chiede un cambiamento al Governo. L’articolo 485 del Decreto Legislativo 297/1994 dispone che il servizio prestato in qualità di docente non di ruolo, è riconosciuto come servizio di ruolo:
ai fini giuridici ed economici, per intero per i primi 4 anni ,
ai fini giuridici ed economici, per i 2/3 del periodo successivo,
ai soli fini economici per il restante terzo.
Questo articolo si scontra con la direttiva comunitaria 1999/70/CE che stabilisce che il lavoro precario non va discriminato.
È grazie a questa normativa che il Miur è stato più volte condannato in tribunale ai fini del riconoscimento degli aumenti retributivi legati all’anzianità di servizio e della ricostruzione di carriera di chi ha presentato un ricorso. Proprio per questo motivo, il M5S ha chiesto al Governo e al Miur di riconoscere il servizio prestato prima dell'immissione in ruolo ai docenti precari, ai fini del TFR, della pensione e della retribuzione. Vedi anche le richieste dei sindacati per la mobilità 2016/17.
Retribuzione precari scuola: il Miur perde in tribunale
Le sentenze finora emesse dai tribunali hanno chiaramente dimostrato che la discriminazione che il Miur fa nei confronti del servizio prestato dai docenti precari prima dell'immissione in ruolo nella scuola, è illegittima.
Il valore ai fini pensionistici, retributivi e di TFR va riconosciuto pienamente e non parzialmente. Il lavoro svolto dagli insegnanti precari è lo stesso di quello svolto dai docenti di ruolo. Ma le sentenze sono valide solo per chi presenta il ricorso e non possono essere estese a tutti gli altri. Chi vuole riconosciuti i propri diritti deve avviare un'azione legale.
La richiesta del M5S quindi è logica e mira a eliminare la discriminazione tra docenti precari e docenti di ruolo, e anche fra docenti che presentano ricorso e docenti che non lo presentano. Con l'alto numero di neo immessi di quest'anno, l'eventuale provvedimento interesserebbe molti. Resta aggiornato sulla scuola, cliccando il tasto Segui in alto.