Prosegue acceso il dibattito sui nodi rimasti irrisolti dalla Legge di Stabilità, il tema centrale di discussione resta la flessibilità in uscita. Le misure di pensione anticipata presentate fino ad oggi in Parlamento non sono state prese in considerazione per la stesura della Finanziaria. Anzi il Governo Renzi, che ha 'concesso' unicamente il part time per gli over 63, ha più volte ribadito che la flessibilità in uscita potrà essere concessa solo a 'conti certi' nel 2016. I lavoratori precoci che confidavano invece nell'approvazione delDdl 857 di Damiano sono rimasti dunque a 'bocca asciutta'.
La proposta di legge Damiano-Baretta prevedeva, oltre alla pensione anticipata a partire dai 62 anni d'età e 35 di contributi a fronte di una penalizzazione al più dell'8%, anche la tanto richiesta Quota 41. I lavoratori anagraficamente lontani dai requisiti attuali richiesti per accedere alla pensione, ma al lavoro ormai da una vita, si dicono pronti a scendere in piazza contro il Governo il 21 novembre.Lo scopo è quello diottenere il riconoscimentodeldiritto alla pensionedopo 41 anni di servizio, che ritengono di averampiamente meritato. Lo scontro ai vertici è aperto, invece,soprattutto tra Damiano, Presidente della Commissione Lavoro, e Boeri, numero uno dell'Inps. Vediamo in dettaglio il motivo.
Ultime news pensione anticipata, Damiano contro Boeri: inutile lamentarsi ora
L'onorevole Dem accusa Boeri di lamentarsi ingiustamente oggi perla mancanza di una misura di flessibilità non proposta dal Governo. In fondo, chiosa Damiano, "a questa scelta ha contribuito anche l'Inps", facendo una valutazione errata dei costi "sulla proposta di flessibilitàpresentata dal Pd già nella scorsa legislatura".
Questi conti errati, dice 'piccato' Damiano, hanno certamente influenzato il Governo a rimandare, per timore di costi eccessivi, la manovraal 2016. Il Presidente della Commissione Lavoro, ricorda, che l'Inps ha stimato in 8 miliardi il costo iniziale perpoter dareil via libera al suoDdl 857 (uscita flessibile a partire dai 62 anni con penalizzazione e Quota 41 senza decurtazioni).
Un conteggio errato, sostiene Damiano, perché tiene conto di una platea di potenziali fruitori pari al 100%. Invece, come stima l'indagine della Confesercenti e di SWG, solo il 49% dei pensionandi utilizzerebbe una misura di pensione anticipata che prevede comunque un taglio sull'assegno. Questa tesi infondata, precisa l'onorevole Dem, ha però generato perplessità ingiustificate nel Governo che ha preferito rimandare. Lasciando fuori soprattutto quanti da tempo, come i precoci, attendevano misure concrete per porre fine al loro 'dramma' previdenziale. Oggi 3/11 si riunirà il Comitato Ristretto Dem con lo scopo di riaprire al tema della flessibilità. Si partirà dalle 19 proposte sulla flessibilità giunte fino ad oggi e si cercherà di presentare un testo unificato al Governo. Dal momento che tra i disegni di legge sarà nuovamente presentato anche il Ddl 857, che secondo Damiano garantisce l'equilibrio contabile,per i precoci si può tornare a sperare?