La risposta di Boeri a Brunetta è arrivata puntuale. Forte. L'argomento lo conoscete bene, si parla sempre di riforma Pensioni, così come conoscete bene la posizione del presidente dell'Inps e il capogruppo di Forza Italia alla Camera nei confronti del professore della Bocconi. Il documento pubblicato sul sito dell'Istituto Nazionale della Previdenziale Sociale qualche settimana fa ha fatto saltare in piedi, neanche tanto a sorpresa, il 90 percento della classe politica. Il motivo, fin da subito a voler essere sinceri, era apparso chiaro a tutti: riduzione del 50 percento dei vitalizi politici.
Ed è proprio questo il "tasto" che il numero uno dell'Inps ha voluto premere per rispondere all'onorevole Brunetta, affermando nel corso dell'intervista concessa a Giovanni Minoli su Radio 24 come sia riuscito a coalizzare l'intero arco parlamentare, impresa non di poco conto se si considerano le dinamiche della politica degli ultimi anni: "La pesantezza dei loro attacchi personali - ha detto Boeri riferendosi ai politici che hanno duramente criticato la sua proposta per le pensioni - è strettamente proporzionale all'entità dei tagli che noi produciamo sui loro vitalizi. Brunetta - prosegue il presidente dell'Inps - è uno di questi, quindi io penso che sia questa la vera motivazione".
Tito Boeri risponde alle critiche dei giorni precedenti
Approfondendo il discorso sul taglio dei vitalizi politici, gli stessi che - ricordiamo - il Movimento 5 Stelle di Grillo vorrebbe invece abolire del tutto, Tito Boeri ha inoltre ribadito quanto segue: "Non si vede perché i vitalizi non debbano essere trattati come le pensioni di tutti gli altri lavoratori".
Affermazione questa che difficilmente verrà criticata dagli stessi detrattori di Boeri, ovvero i precoci, coloro i quali domani saranno a Roma in migliaia (forse) per chiedere al governo equità e giustizia, o più semplicemente l'approvazione di quota 41, soluzione che concederebbe loro l'opportunità di lasciare il posto di lavoro dopo 41 anni di contributi.
Lavoratori precoci e Boeri, un amore che difficilmente nascerà nei prossimi giorni, settimane, mesi. Un amore destinato a rimanere un'idea platonica, senza alcuna realizzazione sul piano concreto, anche alla luce della proposta del ricalcolo delle pensioni mediante il sistema contributivo, sebbene Boeri stesso nella giornata di ieri abbia sottolineato un'altra volta un concetto fondamentale in merito alle pensioni d'oro: "Noi andiamo a colpire 230 mila persone su una platea di 16 milioni di pensionati". Per conoscere le nuove reazioni alle dichiarazioni di Boeri e quanto succederà domani a Roma vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.