L'aumento delle Pensioni minime e il taglio alle pensioni d'oro, la risoluzione della questione del pensionamento degli insegnanti della Quota 96 scuola, nuove misure per i lavoratori precoci e il ripristino del fondo per la pensione anticipata dei lavoratori impegnati in lavori usuranti. Sono queste le proposte di riforma pensioni che il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo chiede di introdurre nella legge di Stabilità 2016. Dopo la proposta per l'aumento degli assegni più bassi da finanziare con l'abolizione dei vitalizi e le riduzione degli assegni d'oro e l'ordine del giorno che ha impegnato il Governo Renzi su Quota 96 scuola, ecco altre tre proposte sulle pensioni dei pentastellati in Parlamento.

Lavori usuranti, ripristino fondo ad hoc

Il Movimento 5 stelle, tra gli emendamenti su previdenza e lavoro alla legge di Stabilità 2016, propone di ripristinare una quota delle risorse economiche tolte dall'esecutivo dal Fondo per i lavori usuranti. Lo stesso aveva chiesto nei giorni scorsi il presidente della commissione Lavoro, Cesare Damiano, della minoranza Pd. Ci sarà un voto "trasversale" su questa proposta? Ancora è tutto da vedere. Intanto, la proposta del M5S, messa nero su bianco, consentirebbe d ripristinare una parte delle somme sottratte dal Fondo usuranti che offre la possibilità di accedere in anticipo alla pensione ai lavoratori impegnati in lavori pesanti e faticosi. I parlamentari pentastellati prevedono per questo emendamento una copertura finanziaria di 250milioni di euro da recuperare dal taglio dei fondi per interventi strutturali di politica economica e per gli ammortizzatori sociali.

Pensioni, tutele per lavoratori precoci

Sulla mini riforma pensioni nella manovra di bilancio i grillini al Senato propongono anche il ripristino della pensione anticipata a 58 anni piuttosto che a 67 per 100mila lavoratori precoci di Ntv e Trenitalia. Secondo i senatori M5s si riparerebbe con questa misura a un errore tecnico della legge Fornero.

Un intervento che costerebbe 1,8 miliardi che il Movimento 5 stelle suggerisce di recuperare dai tagli alle spese dei ministeri, dall'aumento delle tasse sui giochi d'azzardo, e dai tagli al fondo per gli interventi politico-economici strutturali.

Autonomi, contributi Inps anche nel 2017

Il Movimento 5 stelle a Palazzo Madama ha proposto anche di bloccare anche nel 2017 il contributo dell'Inps per i lavoratori autonomi.

Diversamente da quanto stabilito dall'esecutivo (29% nel 2017), il gruppo parlamentare M5s al Senato propone di bloccare l'aliquota contributiva per la gestione separata Inps al 27% nei prossimi 2 anni. Un'operazione che costerebbe 50milioni di euro da recuperare, secondo i grillini, da una ulteriore riduzione delle spese per i ministeri.