Oltre ai 500 euro per la formazione, già pagati in ottobre a tutti i docenti, i soli insegnanti ritenuti meritevoli dal Dirigente Scolastico riceveranno quest'anno anche il Bonus-merito. E' una novità introdotta dal comma 126 della legge 107, la cosiddetta Buona Scuola. Come reagiranno gli insegnanti? Quanto potranno guadagnare?
Quanti soldi riceveranno le scuole
Considerando che l'Ufficio Statistico del Miur dichiara che esistono 751.563 docenti ruolo, i 200 milioni di euro previsti dalla legge 107 permettono di prevedere un importo medio per ogni docente pari a 266,11 euro.
Per esempio, una scuola con 100 docenti riceverà circa 26.600 euro. Il calcolo è approssimato, in quanto il valore esatto terrà conto, oltre al numero di docenti della scuola, anche della complessità dell'Istituto e della sua eventuale localizzazione in aree a rischio.
Quanti soldi riceveranno i docenti
Ogni scuola dovrà stabilire autonomamente le regole per l'assegnazione del Bonus-merito. In teoria una scuola potrebbe attribuire il bonus anche a un solo docente, che intascherebbe decine di migliaia di euro o, al contrario, a tutti i docenti, che intascherebbero circa 266 euro l'uno. In realtà è facile prevedere che nessuna scuola farà scelte così estreme. Possiamo aspettarci che la maggior parte delle scuole si orienti verso percentuali di docenti meritevoli oscillanti fra il 15% e il 30%.
Per esempio, in una scuola che deciderà di attribuire il bonus al 20% dei docenti, ognuno di questi fortunati riceverà in media circa 1.330 euro. Se invece la scuola decidesse di attribuire il Bonus al 30% dei docenti, ognuno di questi riceverebbe circa 887 euro.
Tutti i meritevoli riceveranno lo stesso importo?
Per evitare eccessivi appiattimenti o eccessive diversificazioni interne, è probabile che molte scuole adotteranno due livelli di retribuzione, uno per i docenti meritevoli e un altro, per esempio il doppio, per quei docenti che potremmo chiamare 'molto meritevoli'.
Per esempio, una scuola che attribuisca il Bonus al 15% dei docenti e, fra questi, ne individui due terzi come 'meritevoli' e un terzo come 'molto meritevoli', pagherà circa 1.330 euro ai meritevoli e circa 2.660 ai pochi fortunati colleghi di serie A. Un'altra scuola che, invece, attribuisse il Bonus al 30% dei docenti, sempre con criteri analoghi alla scuola precedente, pagherà circa 665 ai meritevoli e 1.330 ai pochi colleghi 'molto meritevoli'.
Cosa potrà accadere nelle scuole
E' noto che fra i docenti è diffusa una concezione egualitaria della retribuzione, quindi molti vorrebbero che il bonus servisse a incrementare il Fondo di Istituto, finalizzato però a retribuire il lavoro extra. Il Bonus-merito, invece, non ha nulla a che vedere con il FIS, ma è pensato per valorizzare specifiche professionalità e contributi originali al successo degli obiettivi del PTOF. Probabilmente queste diverse concezioni della retribuzione, già viste con i 500 euro per la formazione,daranno luogo a vivaci dibattiti e, in qualche caso, anche a possibili conflitti interni. Non è però detto che i conflitti generino solo incomprensioni e tensioni relazionali; è auspicabile che, al contrario, siano fonte di riflessione sulla professionalità docente e sulla valorizzazione della sua complessità.
Riuscirà la scuola italiana, priva fino a pochi anni fa di un reale Sistema di Valutazione, a sfruttare l'occasione del Bonus-merito per fare un passo in avanti nella stessa direzione verso cui operano da anni i migliori sistemi scolastici europei? E' una sfida che potrebbe dare luogo a sorprese interessanti.