Una notizia piuttosto importante si aggiunge a tutte quelle simili che stanno giungendo settimana dopo settimana per quanto riguarda i ricorsi per l’inserimento in GaEe in vista del piano di assunzioni: l’avv. Sirio Solidoro ha annunciato che un suo assistito, un insegnante abilitato tramite TFA ordinario, ha ricevuto una disposizione ufficiale nella quale si ritengono fondate le ragioni del ricorso che si basavano sulla disparità di trattamento che gli abilitati tramite TFA hanno subito rispetto ad altre tipologie di abilitazioni. In parole semplice, il docente dovrebbe essere inserito in GaE e dovrebbe essere disposta la sua partecipazione al piano di assunzioni per il 2015-2016.

La decisione viene considerata ‘di rilievo’ nella misura in cui si tratta della prima volta che un docente ‘tieffino’, dunque non un congelato SISS né un abilitato all’estero né uno con diploma magistrale né un insegnante con titoli di servizio (i ‘famosi’ 36 mesi), venga ammesso di diritto in GaE.

La posizione giuridica dei ricorrenti resta comunque complessa: da un lato, infatti, si tratta di ricorsi nominali, per cui non varrebbero per tutti, ricorrenti o no, e sono sentenze connesse alla decisione individuale di un singolo giudice (che, dunque, in altre circostanze e sulle medesime basi, potrebbe anche giudicare il contrario); dall’altro resta aperto il problema della risposta del Miur: è possibile che il Ministero non ottemperi la decisione del Giudice del Lavoro e il tutto potrebbe subire nuovi ritardi.

Piano assunzioni e ricorsi inserimento GaE: cosa succede con il concorso scuola 2015-2016?

Secondo le disposizioni della legge della ‘Buona Scuola’, gli abilitati tramite TFA, PAS e SFP (che, spesso, hanno prodotto ricorsi collettivi) dovrebbero partecipare al concorso scuola 2015-2016, il cui bando sarebbe in via di pubblicazione.

Ebbene, le polemiche più importanti riguardavano proprio l’esclusione di questa tipologia di docenti abilitati dal piano assunzioni e dalla possibilità di accedere al ruolo, nonostante la partecipazione ad un corso abilitante e anche quando spesso si aveva una certa anzianità di servizio: la domanda che occorre porsi è se questa decisione, alla quale potrebbero aggiungersene delle altre, non ponga le basi per un ripensamento complessivo dell’intera procedura.

Insomma, qualora si dovesse arrivare al punto che i GdL sentenziano per l’inserimento in GaE e per la partecipazione al piano assunzioni, come dovrebbe comportarsi il legislatore nei confronti del bando per il concorso a cattedra 2015-2016? Secondo l’avvocato Solidoro si tratta ‘di un pronunciamento di straordinaria importanza’ in quanto aprirebbe un varco nelle GaE e nel piano di assunzioni, resta però il dubbio del ‘ricorso nominale’: a questo punto, è possibile che chi abbia fatto ricorso al GdL entri in GaE e chi non lo ha fatto resti escluso e quindi costretto a sottoporsi ad una prova concorsuale? Il Miur non dovrebbe prendersi un po’ di tempo in più per decidere riguardo il concorso e la situazione degli abilitati TFA, PAs e SFP?

In questo senso, data la situazione dei docenti delle GI che accusano anche ritardi enormi nei pagamenti degli stipendi, ci si attende una mobilitazione forte. Sulla sua efficacia è difficile pronunciarsi, per aggiornamenti cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.