La Scuola italiana sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia recente: la 'Buona scuola' di Matteo Renzi, passata con la 'fiducia' e lasciando troppo spesso inascoltate le piazze, sta creando delle situazioni senza precedenti. Sarebbe in atto, infatti, un sorta di scontro tra la giustizia amministrativa e il governo Renzi per quanto riguarda i ricorsi per l'inserimento in GaE e per la partecipazione al piano straordinario di assunzioni: la questione, anche se riguarda nello specifico una singola ricorrente, può essere presa da esempio per tutti coloro, pensiamo ai docenti abilitati TFA e PAS, che attendono una sentenza da anni.

I ricorsi per l'inserimento in GaE sono fioccati così come quelli che richiedevano l'inclusione nel piano di assunzioni: il governo Renzi non sembra recepire le indicazioni, quando arrivano, del TAR e così è arrivata una condanna al Miur e all'Ufficio Scolastico Regionale competente. Una situazione che certo non fa ben sperare: sembra che il governo proceda, come si suol dire, senza più guardare in faccia a nessuno.

Assunzioni e ricorsi inserimento GaE: il TAR condanna il Miur, gli scenari

Si tratta della sentenza n. 12283 del TAR del Lazio, Sez. III bis, del 30 ottobre 2015, e a darne notizia è il noto sito di informazione scolastica, Orizzonte Scuola. In parole povere, il TAR del Lazio ha condannato il Miur e l'Ufficio Scolastico Regionale di riferimento dal momento che non aveva inserito all'interno del piano di assunzioni straordinario per il 2015-2016 una ricorrente: il Ministero aveva asserito, invece, che la sentenza fosse arrivata dopo il 16 luglio 2015, successivamente all'entrata in vigore della legge n.

107 del 2015, la cosiddetta 'Buona scuola', e che dunque fosse inadempibile. La questione è piuttosto delicata: il TAR impone al Miur e all'USR di sciogliere la riserva per la ricorrente e di fare in modo che riceva un'offerta di lavoro, secondo le norme del piano assunzioni; la condanna è piuttosto dura, dal momento che nella sentenza si legge che da parte del Miur vi è stata una 'inosservanza' di quanto disposto da una sentenza di un tribunale amministrativo, fatto considerato molto grave.

In conclusione, è possibile leggere che in caso di nuova 'inadempienza' da parte del Miur sarà nominato un commissario 'ad acta' per risolvere il contenzioso.

Qual è lo stato e le possibilità dei ricorsi per l'inserimento in GaE di TFA e PAS?

Al di là della vicenda di questa ricorrente e dell'esito favorevole della sentenza, per cui chiunque abbia sentenza positiva anche dopo il 16 luglio 2015 può rientrare nel piano assunzioni, è da sottolineare il rapporto che si sta sviluppando tra giustizia amministrativa e governo Renzi: l'esecutivo cerca in tutti i modi di non adempiere le sentenze e il caso potrebbe esplodere qualora i ricorsi di abilitati TFA e PAS venissero accolti.

Si tratterebbe, infatti, di decine di migliaia di docenti che potrebbero far saltare l'intero progetto della 'Buona scuola' renziana: certo, i ritardi del TAR sono clamorosi, si tratta spesso di ricorsi partiti nel 2013, ma qualora dovesse arrivare una sentenza positiva, come si comporterebbero il Miur e il governo Renzi? Insomma, vi è una sorta di conflitto tra i poteri dello Stato, tra il potere giudiziario e il potere esecutivo. E resta comunque difficile capire in questo momento se una sentenza per TFA e PAS possa giungere prima del bando del concorso scuola 2015-2016. Per aggiornamenti e approfondimenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.