Ultime notizie sulle pensioni ancora con Tito Boeri al centro del dibattito. Il presidente dell’Inps ne ha per tutti, soprattutto per i politici e per i sindacati che rifiutano il suo progetto di riforma della previdenza non dispensando pesanti critiche. Flessibilità in uscita al palo, come è noto, e poche aperture nei confronti dell’economista bocconiano che, con la sua idea di ricalcolo degli assegni pensionistici spaventa sia i pensionati d’oro che i lavoratori che si accingono ad uscire dal mondo del lavoro. Le ragioni sono ontologicamente differenti: nel primo caso chi ha una pensione d’oro (oppure ha il diritto a maturarla come i parlamentari) si sente leso in un “diritto acquisito”; nel secondo caso, invece, coloro che già percepiranno una pensione bassa hanno legittimamente paura che questa sia ancora più misera.
Boeri contro tutti, ultime notizie pensioni oggi 20 novembre 2015
“Colpiamo solo 230 mila pensionati su 16 milioni di prestazioni” ha detto in una recente intervista a Radio24 Tito Boeri affermando che la sua proposta di tagliare le Pensioni d’oro riguarderà coloro i quali possono permettersi di fare un sacrificio e, sottolinea, percepiscono degli emolumenti estremamente più elevati rispetto a quanto gli toccherebbe se il calcolo fosse fatto col contributivo. Il numero uno INPS ha sottolineato più volte che gli effetti della sua proposta complessiva, presentata lo scorso luglio, non sarebbero particolarmente devastanti per i lavoratori precoci e tutti gli altri pensionandi. Resta lo scetticismo perché, anche se ha evidenziato che non ci sarebbe un “contributivo per tutti” come si era ipotizzato, Boeri ha comunque illustrato l’idea di spalmare il montante su più anni determinando comunque un taglio.
Occorrerebbe compararlo con la quota 41 e le altre proposte per la flessibilità in uscitaal fine di verificarne specificamente la bontà per i beneficiari di tutte le possibilità attualmente vagliabili.
Restando in tema di ultime notizie sulle pensionid’oro, Boeri ha attaccato politici e sindacati che, a suo avviso, sono “rei” di temere la sua idea in quanto comporterebbe dei tagli ai loro privilegi.
Sia i parlamentari che i sindacalisti, infatti, hanno goduto e godono di norme estremamente tenere per il pensionamento. La riforma di Boeri interverrebbe, limitandone i benefici: anche per questo, dichiara il numero uno INPS, i politici lo contraddicono con motivazioni che spesso sfociano nel personale ed i sindacati si sono trasformati in una forza conservatrice.