Prevista per domani 28 novembre 2015 una manifestazione degli insegnanti e degli altri dipendenti pubblici a Roma, per protestare per il mancato rinnovo del contratto nazionale della Scuola che è fermo ormai da sei anni. La manifestazione a Roma dei dipendenti pubblici unirà una massa di diversi dipendenti pubblici, insegnanti, operatori del settore della sanità, funzionari statali, lavoratori dei settori della sicurezza e del soccorso, e ancora figure legate agli ambienti universitari e della ricerca.
Contratto nazionale scuola, gli insegnanti e la manifestazione del 28 novembre 2015 a Roma
Contro l'ingiustizia rappresentata dal mancato rinnovo del contratto nazionale per la scuola italianae per gli altri settori del lavoro pubblico, gli insegnanti e gli altri dipendenti statali vengono chiamati a raccolta da diverse sigle sindacali, dalla FP CGIL all'UIL FPL, dall'UIL PA alla CIGL FP. La manifestazione ha l'obiettivo di ricordare al governo (e di riportare per quanto possibile all'attenzione dell'opinione pubblica) il problema del contratto nazionale di lavoro bloccato ormai da tempo.
Gli insegnanti hanno motivo di unirsi alla manifestazione, percependo peraltro uno stipendio annuale mediamente inferiore agli altri dipendenti pubblici (30mila euro l'anno contro 34mila), senza contare il notevole scarto esistente da tempo tra gli stipendi dei docenti del nostro paesee quelli degli insegnanti di altri stati europei.
Manifestazione a Roma del 28 novembre di insegnanti e altri dipendenti: orari e percorso
Vediamo i dettagli per chi vuole partecipare alla manifestazione di protesta di domani, sabato 28 novembre 2015: gli insegnanti possono unirsi agli altri manifestanti, uniti sotto lo slogan "Pubblico6Tu, ContrattoSubito", alle ore 12 in piazza della Repubblica a Roma.
Questa la location di partenza, il corte si muoverà poi in direzione di piazza dei Cinquecento per poi raggiungere i Fori Imperiali e infine piazza della Madonna di Loreto, nelle immediate vicinanze di piazza Venezia. Qui si concluderà la manifestazione con gli interventi dei leader delle varie associazioni sindacali coinvolte, quindi con interventi di Camusso, Barbagallo e Furlan.