Forse il ministro dell'Istruzione, onorevole Stefania Giannini, era convinto che, una volta conclusasi la fase C, si potesse cominciare finalmente a dire qualcosa di buono sulla 'Buona' Scuola, fin qui troppo spesso definita 'Cattiva'. Nonostante l'ultima fase del piano assunzionale immetterà in ruolo oltre 47.000 nuovi insegnanti, l'assegnazione delle sedi di servizio sta creando un vero e proprio caos in tutta Italia.

Gilda insegnanti: 'Miur emetta nota chiarificatrice, in tutta Italia è caos assunzioni'

A sollevare la questione la Gilda Insegnanti che non ha mancato di rivolgersi polemicamente al Ministero dell'Istruzione per far presente il momento di estrema confusione.

E' la disorganizzazione palesata dal dicastero di Viale Trastevere ad essere messa sotto accusa dal sindacato, il quale reclama l'emissione di una nota chiarificatrice che possa spiegare in modo esaustivo la procedura che i docenti dovranno seguire per lasciare i propri incarichi di supplenza per accettare la nuova cattedra all'interno del programma relativo all'organico potenziato.

La Gilda ha provveduto a denunciare le innumerevoli segnalazioni che stanno arrivando dai provveditorati di tutta Italia, in merito al disorientamento manifestato dai docenti. In particolare, non si sa a quale data si prenderà servizio nella nuova assegnazione se questa subordinata all'abbandono di un incarico di supplenza e non si sa neppure quale sarà il destino degli insegnanti che stanno svolgendo il loro servizio con un contratto 'fino ad avente diritto'.

Assunzioni fase C: la sostituzione dei vicari diventerà un problema in molte scuole?

Non possiamo neppure dimenticare, a questo proposito, la controversa situazione riguardante le sostituzione dei vicari con gli insegnanti nominati attraverso la fase C, che produrrà la conseguente conclusione delle attuali supplenze fino all'avente diritto.

Non saranno infrequenti i casi in cui il vicepreside insegni italiano oppure matematica, materie per le quali la fase C ha provveduto pochissime assunzioni. Senza contare i disagi che gli studenti dovranno affrontare, cambiando insegnanti, appena trascorsi due mesi dall'inizio del nuovo anno scolastico.