Nonostante si stiano avvicinando le vacanze di Natale con la chiusura delle scuole, tra il 22 e il 24 dicembre,i docenti precari non hanno ancora ricevuto lo stipendio dal 1 settembre. Il Miur aveva comunicato nella nota ministeriale n. 2966 del 1° settembre 2015 un nuovo metodo di pagamento, indicando che sul portale SIDI sarebbe stata creata un'area ad hoc. La nuova sezione denominata 'gestione giuridica e retributiva contratti Scuola' avrebbe dovuto, in teoria, snellire le procedure di retribuzionedirette a chi aveva svolto supplenze brevi e agli insegnanti di religione, ma così non è stato.
Ecco dove firmare la petizione per sostenere i precari della scuola
Le segreterie scolastiche, anche a causa della riduzione del personale, non sono riuscite ad affrontare questa drammatica situazione. Ora i supplenti si trovano in una condizione particolarmente difficile, dove l'aspetto più problematico è l'assenza di certezze, nonostante siano trascorsi oltre 3 mesi dal mancato pagamento.
Precedentemente, e precisamente il 22 ottobre, un tavolo tecnico aveva indicato che entro il 13 novembre sarebbero state erogate le retribuzioni. Promesse che puntualmente sono state disilluse ed è per questo che è partita la petizione diretta al ministro Giannini affinché intervenga al più presto. Per firmare la petizione bisogna collegarsi al sito 'Change.org' e scrivere nella sezione cerca: 'Lo Stato paghi gli insegnanti precari'.
Successivamente bisognerà cliccare su 'Firma', con la possibilità di condividere la 'call to action' su Facebook. Fino ad ora i sostenitori, che vengono aggiornati in tempo reale, non sono stati molti, circa 160. Bisogna però considerare che la petizione è partita da pochissime ore e quindi si prevede che le adesioni aumenteranno considerevolmente.
Su Facebook è già partita una grande mobilitazione per sostenere i supplenti e, ovviamente, i loro colleghi si sono dimostrati prontamente solidali nel sostenerli. Per rimanere aggiornati sulla situazione dei docenti precari, seguiteci.