Cosa fa un Preside a Scuola? Come occupa il tempo di lavoro? A queste domande risponde lo studio di Massimo Cerulo, sociologo dell’Università di Perugia, realizzato con la Fondazione Agnelli FGA. Il rapporto della ricerca, scaricabile gratuitamente dal sito della FGA, si intitola 'Gli equilibristi: la vita quotidiana del dirigente scolastico: uno studio etnografico'.

La ricerca aiuta a capire quanto c'è di vero e di falso nelle colorite definizioni del Preside (manager, sceriffo, ecc.). E' un lavoro particolarmente utile in un Paese in cui c'è ancora chi crede che il Preside di Rozzano abbia staccato i crocifissi nelle aule.

L'impostazione dell'indagine

La ricerca è basata sul metodo shadowing; per una settimana il ricercatore è stato come l'ombra di quattro Dirigenti Scolastici, o DS. Erano due uomini e due donne, in due Licei Scientifici, uno in Piemonte e l'altro in Calabria, e due Istituti Tecnico-Professionali, uno in Veneto e l’altro in Puglia. Non è un'indagine statistica; la lettura mostra dettagliatamente cosa fa il DS nella sua giornata di lavoro.

Il testo contiene osservazioni apparentemente futili: il modo di vestire, i discorsi fatti al bar, ecc. Questi dettagli diventano utili grazie alla competenza scientifica di un osservatore preparato a cogliere i messaggi non verbali nella scuola. L'interazione osservabile-osservatore non è fonte di errore metodologico, ma risorsa per interrogare la comunità osservata e il comportamento del DS.

Di cosa si occupa mentre è a scuola

Grazie allo shadowing sembra che il DS si occupi prevalentemente di amministrazione, tenga contatti con gli Enti Locali o cerchi soluzioni ai problemi consultando le FAQ del MIUR. Capita che debba improvvisarsi geometra, curando infiltrazioni d'acqua, e lo vediamo persino Avvocato in erba, quando l'Avvocatura dello Stato non si presenta alle udienze per i ricorsi amministrativi.

Il titolo dell'indagine, che lo chiama equilibrista, mostra una professione variegata, mal definita, che lo rende un tappabuchi pagato 2.400 euro al mese. Del resto, per il prossimo contratto i sindacati chiedano che venga riconosciuto ai DS... il buono pasto!

Quanto si occupa di didattica?

Gli incontri con i docenti sono frammentari, tenuti in corridoio o interrompendo attività amministrative.

I colloqui con i docenti riguardano l'andamento di progetti in corso, la gestione di assenze e permessi e l'andamento delle future iscrizioni. Poco tempo viene dedicato a discussioni di didattica con i docenti; mai entra nelle aule durante le lezioni.

Sono invece frequenti le interazioni con i genitori, anche se raramente per problemi didattici. La carenza didattica del DS è una caratteristica italiana. In altri Paesi europei spesso il Preside mantiene alcune ore di lezione in classe e le funzioni amministrative sono compito di altre figure professionali.

La gestione amministrativa

La maggior parte delle relazioni con i docenti riguarda soluzioni temporanee a incomprensioni sull'utilizzo della modulistica, dovute al rifiuto istintivo dei docenti verso la documentazione scritta.

Il problema è affrontato diversamente dai 4 Presidi osservati.

In tutte le scuole è determinante il DSGA, Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. Sembra che un buon rapporto fra DS e DSGA sia fondamentale per il buon andamento dell'Istituto. L'attività di backoffice riesce indirettamente a creare condizioni e clima di lavoro, favorevoli o ostacolanti, fondamentali per qualsiasi attività didattica o progettuale.