Situazione paradossale nella Scuola italiana. Gli stipendi non arrivano da mesi e numerosi docenti attendono. Si tratta di mesi di attesa, che cominciano a pesare nell'economia dei professori. Niente di più deprimente se si calcola poi che già lo stipendio degli insegnanti italiani resta uno dei più bassi in tutto il continente europeo.Questi docenti che non sono stati ancora retribuiti del lavoro svolto, devono far fronte alle spese dalle proprie tasche: mettere benzina per recarsi al posto di lavoro, e, spesso, anche fare delle fotocopie per i compiti in classe.

Purtroppo in questa strana situazione si ritrovano migliaia di docenti e non poche decine. Infatti, la stima della Flc Cgil parla di 25.000- 30.000 contratti di supplenza all'anno.Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha spiegato di aver già dato il via per l'emissione degli stipendi, i quali però ancora non sono giunti a destinazione. Si parla anche di una possibile emissione speciale dei pagamenti che saranno esigibili entro il mese di dicembre, ma ad oggi non ci sono novità rilevanti.

È davvero la fine delle supplenze?

Inoltre, non finiscono le polemiche attorno al mondo scolastico, anche per le nuove sistemazioni dei docenti. Ci sono scuole dove risultano esserci troppi insegnanti di matematica e nessuno che possa eventualmente sostituire un docente di italiano.Come riportato anche dal sito corriere.it, in alcune scuole c'è ancora la necessità di ricorrere ai supplenti.

Se bisogna sostituire un insegnante di matematica oppure di italiano, non si può certamente chiedere al docente di educazione fisica di farlo. Dunque, bisogna ricorrere ancora al supplente.

Intanto, il mondo della scuola attende il bando per il prossimo concorso a cattedra. Le date di pubblicazione del bandoslittano in continuazione e si pensa che possa essere pubblicato entro dicembre.

Sono centinaia di migliaia gli aspiranti docenti che probabilmente chiederanno di partecipare al concorso tanto atteso. Ma solo alcuni di loro potranno accedere grazie ai posti di lavoromessi a disposizione.