La Scuola italiana è nel caos. Mentre fa discutere la pubblicazione della classifica delle migliori scuole, la situazione organizzativa nella scuola resta poco semplice e lineare, tutt'altro. Ci sono dei docenti supplenti che ancora attendono lo stipendio da settembre. I sindacati hanno chiesto un incontro al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca proprio per affrontare il discorso stipendi. Sembra il colmo che ci siano docenti che lavorano praticamente a titolo gratuito da mesi, poichè al momento non hanno ancora ricevuto lo stipendio.
Al momento continua lo scarico di responsabilità tra Miur e Mef, cioè il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Secondo il sito orizzontescuola.it,potrebbe essere approvata un'emissione speciale per venire incontro ai docenti in attesa di stipendio. È prevedibile che questa possa essere fatta nei prossimi giorni e l'accredito avverrà non prima di una settimana. Restando in tema stipendi, il Miur intende erogare lo stipendio di dicembre a tutti i neoassunti della fase C con regolarità, quindi non dovrebbero esserci novità al riguardo. Intanto, in tanti attendono la tredicesima, cioè la mensilità aggiuntiva prevista a dicembre per il personale che abbia contratto a tempo determinato o indeterminato.
Sulla tredicesima, si applica l'aliquota Irpef massima, senza detrazioni d'Imposta.
Si lavora sul bando per il concorso a cattedra
Il Miur continua a lavorare sul bando per il concorso a cattedra, con il quale si punta a mettere a disposizione oltre 67.000 posti di lavoro nella scuola. Le polemiche non mancano perchè tutto fa pensare che il concorso sarà aperto solo agli abilitati, anche se si attende il bando per la certezza, e questo significa che tutti i giovani non abilitati saranno esclusi dallo stesso.
Per questa scelta si lamentano i sindacati. Inoltre, non dovrebbero essere riservati dei posti di lavoro per i docenti con oltre 540 giorni di servizio.La pubblicazione del bando è prevista entro dicembre, ma ormai i continui slittamenti non danno punti di riferimento. Di certo, decine di migliaia di aspiranti docenti sperano che il bando possa essere pubblicato al più presto per poter partecipare ed ambire ad un posto di lavoro nella scuola.