La giornata di ieri è stata importante nella misura in cui si è avuto il rush finale per quanto riguarda gli emendamenti alla legge di stabilità 2016 sulla questione della riforma delle pensioni. Molti sono stati i temi trattati, ma sicuramente ne vanno segnalati in maniera preminente due: il primo riguarda il fatto che un emendamento predisposto dal governo Renzi fa in modo che a partire dal 1° gennaio non ci sia il conguaglio dovuto all’indicizzazione delle Pensioni superiore all'inflazione reale; il secondo riguarda l’anticipo della cosiddetta no tax area al 2016, proposta sempre tramite emendamento da parte dell’esecutivo.

Sempre sul versante della previdenza, una risposta importante è arrivata per il sussidio di disoccupazione previsto per i collaboratori, il Dis-coll, per il quale un emendamento prevede la proroga al 2016 e al 2017 (ricordiamo che questa forma di sostegno al reddito era stata predisposta in via sperimentale soltanto per l’anno 2015).

No tax area e rivalutazione, le novità sulla riforma pensioni 2016

Uno dei problemi più concreti che riguarda la previdenza italiana è quello della connessione tra l’indicizzazione delle pensioni e il tasso d’inflazione. Stando così le cose, i pensionati avrebbero dovuto restituire uno 0,1% che era stato liquidato in eccesso, a seguito di stime troppo ‘generose’: la rivalutazione era stata dello 0,3% mentre quella effettiva dello 0,2%.

L’emendamento del governo Renzi alla legge di stabilità 2016 fa in modo che i pensionati non debbano restituire quanto percepito in più: si tratta di un piccolo ‘regalo’ alla categoria, anche se sulle scelte dell’esecutivo pesa il blocco delle indicizzazioni degli anni precedenti sanzionato anche dalla UE e che è stato liquidato in misura molto minore tramite il cosiddetto ‘bonus Poletti’.

L’altra ‘buona’ notizia per i pensionati arriva dall’emendamento che prevede l’anticipo della no tax area al 2016 (in un primo momento era stato previsto per il 2017); la proposta prevede che per coloro che hanno un’età superiore ai 75 anni, l’esenzione fiscale portata a 8mila euro venga anticipata di un anno.

Esodati, precoci e donne? Arriva il plauso della CGIL, Damiano deluso

Cesare Damiano si è detto deluso dopo aver letto e saputo dell'emendamento del governo Renzi alla legge di stabilità 2016 sulle misure di riforma delle pensioni. Il suo giudizio, ovviamente, è dovuto al fatto che ci si attendeva di più soprattutto per quanto riguarda la cancellazione dell'adeguamento all'aspettativa di vita per l'opzione donna; il governo Renzi avrebbe deciso di presentare i propri emendamenti con il contagocce e la speranza di un intervento resta ancora viva. Gli esodati, invece, sembrano essere usciti completamente dal dibattito politico così come i lavoratori precoci, categoria evidentemente troppo esigua per essere ritenuta 'decisiva' nel dibattito sulla previdenza.

Da parte della CGIL, invece, arriva un plauso: l'anticipo della no tax area e ancor di più la cancellazione del conguaglio sulle pensioni rappresentano misure di una certa importanza per il reddito di coloro che vivono soltanto con l'assegno pensionistico. La CGIL, comunque, annuncia la necessità di un confronto nel 2016 sulle stesse procedure di indicizzazione delle pensioni, per evitare che si creino nuovamente situazioni che possano intaccare il potere d'acquisto degli assegni previdenziali.

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