Sono molti i dubbi che attraversano l’opinione pubblica sul ritardo nella pubblicazione del bando per il concorso scuola 2016: esso, infatti, era atteso per il 1° dicembre, poi era giunta la promessa che tutto si sarebbe risolto entro la fine dell’anno, infine tutto sembra essere stato ancora una volta posposto alla metà-fine gennaio. Le ragioni addotte dal ministero sono di origine tecnico-organizzative: il problema è connesso ai ritardi nell’approvazione della riforma delle classi di concorso e, quando il CdM finalmente approverà e agirà tramite decreto, allora il bando potrà essere emanato.

Il Miur, infatti, sostiene che è tutto pronto e bisogna soltanto attendere la tempistica della riforma delle cdc. Un articolo pubblicato su LaRepubblica (edizione online) avanza l’ipotesi che questi ritardi sono connessi a questioni politiche di una rilevanza e i timori per i ricorsi sono altissimi.

Rinvio politico per il bando del concorso scuola 2016?

Secondo Salvo Intravaia, giornalista de LaRepubblica, se è vero che i problemi tecnici ci sono, è almeno altrettanto vero che il Miur sta operando una serie di valutazioni di carattere politico intorno al bando del concorso Scuola 2016. I nodi da sciogliere, intorno ai quali il Ministero teme una pioggia di ricorsi, sono essenzialmente due: il primo riguarda coloro che hanno 36 mesi di servizio pregresso nelle istituzioni scolastiche e che hanno, a loro favore, una sentenza della Corte Europea che avrebbe chiesto all’Italia di procedere alle assunzioni – per questa tipologia di docenti, invece, è stato predisposto semplicemente il concorso; il secondo riguarda le Graduatorie di Merito del concorso scuola 2012, i cui idonei non sono stati ancora del tutto assorbiti e immessi in ruolo.

Altri nodi riguardano i semplici laureati che, al momento, non hanno né la possibilità dell’abilitazione né la possibilità di partecipazione al concorso scuola 2016, e i docenti già di ruolo, con palese inosservanza della disciplina della libertà d’insegnamento.

Mobilità straordinaria 2016/2017 e concorso scuola 2016

Un altro nodo ‘politico’ che preoccupa coloro che si accingono a partecipare al concorso scuola 2016 riguarda il proprio futuro: con la riforma degli ambiti territoriali e il terremoto della mobilitàordinaria e straordinaria prevista per il 2016/2017, sarà realmente possibile indicare il numero di posti suddivisi per regione?

Un secondo punto riguarda la chiamata diretta da parte dei presidi-sceriffo: potranno chiamare dalla Graduatorie di Merito anche personale con punteggio più basso? Quale assicurazione daranno le Graduatorie? Infine, con la riforma del Jobs Act, i contratti saranno realmente a tempo indeterminato o c’è la possibilità di una maggiore facilità nel licenziamento? Per aggiornamenti, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.