Occorre attendere ancora qualche giorno (forse settimane) per la pubblicazione del tanto atteso bando per il concorso scuola 2016: le polemiche sono molto forti e riguardano di fatto tutte le categorie escluse dal piano di assunzioni. Da un lato, infatti, i docenti abilitati tramite SFP, PAS e TFA continuano a chiedere (mediante un florilegio di ricorsi) l'immissione nelle GaE e, dunque, di rientrare in un futuro piano di assunzioni; dall'altro i docenti presenti nella III fascia delle GI, esclusi anche dalla partecipazione al concorso, chiedono di fatti di potervi partecipare e, molto probabilmente, sempre attraverso ricorso, potranno farlo con riserva.

In questa situazione assolutamente complessa e contraddittoria, si segnala un intervento di Domenico Pantaleo della FLC-CGIL, il quale sottolinea tutte le criticità della legge n. 107 del 2015 (la riforma) soprattutto per quanto riguarda le esclusioni dalle assunzioni e l'assurdo futuro cui va in contro chi vincerà il concorso Scuola 2016.

La beffa del concorso scuola 2016 per la II fascia GI

Domenico Pantaleo sottolinea come la soluzione che avrebbe razionalizzato nel migliore modo possibile la situazione di coloro che si trovano ad essere precari nella seconda fascia delle GI era quella di un piano assunzionale triennale che avrebbe portato all'immissione in ruolo anche per i docenti abilitati tramite PAS, SFP e TFA.

In questo senso, la CGIL ha avviato un ricorso al TAR (l'ennesimo) la cui risposta dovrebbe arrivare entro il mese di maggio: si chiede che venga resa esecutiva la sentenza della Corte di Giustizia Europea che prevede la stabilizzazione per coloro che hanno 36 mesi di servizio pregresso nelle scuole. La beffa del concorso scuola 2016 consiste nel fatto che molti docenti con esperienza, anzianità e merito verranno di fatti cacciati fuori dalla scuola (quelli che non vinceranno) dopo averla servita per anni e con impegno.

Chiamata diretta e meccanismi discriminatori: II fascia e concorso scuola 2016

Nel comunicato della FLC-CGIL si sottolinea che il sindacato è concorde sul fatto che nella pubblica amministrazione si debba entrare mediante concorso, ma le criticità riguardano gli altri meccanismi della 'Buona scuola' renziana. Coloro che si troveranno a vincere il concorso scuola 2016dovrebbero rientrare nel nuovo meccanismo degli ambiti territoriali e della chiamata diretta da parte dei 'presidi-manager'.

Le domande che la CGIL si pone sono parecchie: in primo luogo, come verranno assicurate le graduatorie se a scegliere sarà il preside? Il nodo è importante: ci saranno Graduatorie di Merito stilate su quale base, a partire dagli ambiti, provinciale, regionale o nazionale? Un preside può scegliere un docente vincitore di concorso piuttosto che un altro anche se ha meno punteggio in graduatoria? Non sono, forse, questi meccanismi arbitrari e discriminatori che, in un paese come l'Italia dove la corruzione è a livelli altissimi, inficiano di fatto il futuro dell'istituzione scolastica? Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.