Regna ormai da mesi il caos per il grande, fantasmagorico e storico concorso Scuola 2016, la seconda mossa che il governo Renzi intende fare per rinnovare il settore istruzione dopo la riforma Buona Scuola. Ci siamo permessi un po' di ironia in quanto sul bando di concorso per docenti se ne stanno dicendo di cotte e di crude: annunci e rinvii, linee-guida e tempistiche poco chiare, criteri di ammissione e selezione che tutto sono tranne che certi. La novità più recente è proprio di oggi 21 gennaio 2016, un anonimo giovedì invernale nel quale Matteo Renzi, il premier più decisionista, mediatico e criticato degli ultimi decenni, fa un annuncio che ha del clamoroso (per i termini usati più che altro):"Sulla scuola viaggiamo come dei treni puntualissimi: andremo a bandire un concorso per 62.712 insegnanti ed è un grande investimento sulla scuola".
Questo quanto affermato dal Presidente del Consiglio durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, nella quale ha toccato anche altri temi, comunque legati alla pubblica amministrazione: in particolare i fannulloni nella PA e le nuove norme per licenziarli più facilmente.
Renzi sul concorso scuola 2016 e i fannulloni nell'amministrazione pubblica
La Buona Scuola è forse la riforma più contestata degli ultimi anni: in pratica non c'è nessuno che ne sia soddisfatto, tranne ovviamente il governo. Docenti di ruolo e docenti precari costretti a spostarsi da una città all'altra, graduatorie che vengono fatte e disfatte come la tela di Penelope, stipendi non pagati... le critiche sono tantissime. Tra gli elementi più problematici il concorsone, annunciato da mesi ma le cui tempistiche sono decisamente un mistero.
L'annuncio di Renzi sarà dunque foriero di novità sul concorso scuoladegne di nota? "Un grande e caloroso pensiero a quanti avevano detto che non saremmo intervenuti sulla scuola. Mai un Governo ha fatto un investimento del genere" ha dichiarato l'ex sindaco di Firenze nel corso del consueto appuntamento coi giornalisti, proseguendo poi affermando che "Per gli insegnanti entrare a scuola non è un diritto, è una responsabilità".
Altra questione caldissima su cui il capo del governo ha voluto spendere alcune parole è quella dei fannulloni nella pubblica amministrazione: i casi di dipendenti pubblici un po'... birichini, sono in aumento (o per lo meno se ne parla di più e gli scandali fanno arrabbiare maggiormente) e Renzi ha annunciato giorni fa norme apposite per licenziamenti più facili, annuncio al quale ha risposto criticamente Susanna Camusso, leader del sindacato CGIL, affermando che le regole già ci sono e che comunque non è corretto attaccare tutto il settore pubblico.
Renzi oggi ha così contro-risposto:"Dicono che le norme anti-fannulloni ci sono già. E' possibile ma non obbligatorio. Le norme, dico all'allegra brigata Brunetta-Camusso, non sono efficaci come questa".
Gran premier questo Renzi, gran premier...