Continua a tenere banco il caso dei lavoratori precoci. Il 2015 si è chiuso senza quella riforma delle Pensioni tanto invocata, sia dai precoci che dai sindacati. Il nuovo anno però è iniziato sotto una luce diversa. Le prospettive sono cambiate. In meglio per i lavoratori. Tutto merito della "alleanza" tra Cesare Damiano e Tito Boeri. Dei segnali di avvicinamento tra i due si erano già avuti durante il mese di dicembre, quando inaspettatamente il presidente della commissione Lavoro aveva aperto alla proposta Boeri. Le recenti dichiarazioni confermano il pensiero già espresso dall'ex ministro del Lavoro in quei giorni.

Pensioni, si forma l'asse Damiano-Boeri

Le possibilità che il disegno di legge numero 857 di Cesare Damiano,contenente quota 41 per i lavoratori precoci, diventi il punto di riferimento per la modifica all'attuale riforma delle pensioni aumentano di giorno in giorno. Un altro passo decisivo in tal senso è stato compiuto durante la giornata di ieri, quando Damiano ha sostanzialmente confermato quanto già detto a dicembre, ovvero che il piano Boeri ricalca il ddl 857.

Il presidente della commissione Lavoro alla Camera si è inoltre augurato nel corso delle prossime settimane/mesi di avere l'appoggio di Boeri e dell'Inps durante la battaglia che la commissione intraprenderà per spingere il governo a cambiare la legge Fornero, introducendo il provvedimento riguardante la pensione anticipata.

Non solo, Damiano ha sottolineato, in accordo con Boeri, che la sua proposta - pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi e penalizzazione fino ad un massimo dell'8 percento sull'assegno previdenziale - presenti sì costi per i primi 4 anni ma che nei successivi 19 anni genera risparmi. Potete trovare tutte le dichiarazioni di Cesare Damiano sul sito ufficiale del parlamentare del Pd, all'indirizzo cesaredamiano.org.

Quest'ultimo è un punto molto importante, dal momento che a luglio - come ricorderete - Boeri aveva duramente attaccato la proposta di legge di Damiano, affermando che fosse economicamente insostenibile per lo Stato. Gli eterni "rivali", le due figure più importanti per il tema della riforma pensioni, sembrano - agli inizi del 2016 - disposti a fare le prove generali di "pace" per presentarsi uniti, come auspicato da Damiano, di fronte al governo con la proposta di riforma del sistema pensionistico. Quali saranno le prossime mosse del governo? I lavoratori precoci potranno finalmente vedere accettata la richiesta di quota 41? Per saperne di più cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.