Èsempre il tema della riforma Pensioni a tenere banco, in particolare il discorso relativo alla pensione anticipata. La legge di Stabilità 2016, infatti, ha al suo interno un'importante misura che permetterà l'eliminazione delle penalizzazioni sugli assegni pensionistici erogati da parte dell'Inps tra l'1 gennaio 2012 e il 31 dicembre 2014. Questo provvedimento interessa, in particolare, 28000 soggetti, tra cui 22000 donne e 4000 uomini, che hanno avuto accesso alla pensione di anzianità nel periodo indicato precedentemente, con un'età inferiore ai 62 anni, di fatto in pensione anticipata.
Le legge Fornero, infatti, provvedimento che ha stravolto il sistema pensionistico italiano quasi totalmente, aveva anche previsto che, per chi avesse chiestola pensione di anzianità con un'età anagrafica inferiore ai 62 anni, ci sarebbe statauna decurtazione dell'assegno di pensione anticipata, calcolata percentualmente per ogni anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale prevista. Questa disposizione era stata ritenuta sbagliata e penalizzante per chi, per motivi economici, non poteva decidere di approfittare della pensione anticipata, in quanto si vedeva togliereparte di ciò che negli anniaveva costruito.
Pensione anticipata: chi non avrà la penalizzazione sugli assegni?
Tra i 28000 contribuenti interessati, la maggior parte sonodonne, visto che la loro anzianità contributiva richiesta (41 anni, 6 mesi) è di un anno inferiore rispetto a quella degli uomini (42 anni, 6 mesi).
Di conseguenza, moltelavoratrici avevano ottenuto il requisito contributivo per arrivare alla pensione anticipata già a metà del 2013. Grazie alla legge di Stabilità del 2015, le penalizzazioni, dunque, sono state eliminate fino al 2018, senza però tenere conto di tutti quei lavoratori che in questi tre anni erano già andati in pensione.
A partire dall'1 gennaio del 2016, invece, viene chiuso questo discorso, anche se non verranno corrisposti gli arretrati degli anni precedenti.
Tutti quelli che hanno ottenuto una pensione anticipata tra l'1 gennaio del 2012 e il 31 dicembre del 2014, dall'1 gennaio 2016 potranno avere un assegno più alto: calcolatosenza decurtazione e pagatosenza alcuna penalizzazione.
Prendendo ad esempio il caso diun lavoratore che ha ottenuto la pensione anticipata a 58 anni nel 2014, quindi col 6% di penalizzazione e un assegno di 2500 euro lordi, si vedrà aumentare l'assegno di 140 euro lordi circa mensilmente. Insomma, un argomento molto interessante e una svolta davvero importante per queste categorie finora penalizzate. Dovrebbe esserel'Inps, che negli ultimi giorni ha dato il via libera anche alla settima salvaguardia, ad effettuare il ricalcolo nelle prossime settimane; quindi, i soggetti interessati non dovranno preoccuparsi di produrre alcunadomanda.