Ogni volta che parla del suo piano per la riforma Pensioni solleva un vespaio di polemiche il presidente dell'Inps Tito Boeri. La presidente della Camera Laura Boldrini, dopo la conferenza dei capigruppo di oggi, ha spiegato che su proposta di Forza Italia condivisa dalle rappresentanze parlamentari di tutti i partiti ad eccezione del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, ha fatto sapere che chiederà al premier e leader del Partito democratico Matteo Renzi di intervenire per "stigmatizzare" il comportamento del presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale.
Il ministro Maria Elena Boschi 'difende' il presidente Inps Tito Boeri
Dopo le critiche sul presunto sconfinamento dal suo ruolo e le polemiche sulle proposte di tagliare le pensioni alte, anche per finanziare nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro verso la pensione anticipata, il nuovo durissimo attacco a Boeri arriva sulle sue ultime dichiarazioni a proposito di vitalizi e buste arancioni. In sostanza, il presidente dell'Inps ha detto ai microfoni di Sky Tg 24 che l'emendamento che avrebbe consentito con uno storno di fondi l'invio delle buste arancioni non ha avuto il via libera per "vendicarsi" nei suoi confronti visto che propone di tagliare i vitalizi per deputati, senatori e consiglieri regionali.
Dopo alcuni giorni di polemiche è partito tra ieri e oggi l'attacco da Montecitorio, ieri in commissione Lavoro e oggi in conferenza dei capigruppo. In attesa che Renzi risponda alla Boldrini, a difendere il presidente dell'Inps c'è i ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento.
Riforma pensioni, dibattito in vista degli interventi promessi da Renzi
"Quelle di Boeri - ha detto Maria Elena Boschi in questi giorni ancora nella bufera per il caso banche - sono dichiarazioni dubitative. Il governo - ha spiegato il ministro per le Riforme in conferenza dei capigruppo - non ha potere di censura. Sarà nostra cura - ha aggiunto l'esponente dell'esecutivo - chiarire a Boeri che il suo dubbio è infondato".
Intanto, nel giudicare "gravi" le affermazioni di Boeri e chiedendo interventi a più livelli, il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano ha replicato nel merito all'enfatizzazione di Boeri sulla busta arancione. "Sono piuttosto scettico - ha detto il parlamentare della minoranza dem - sul valore di tali simulazioni se riferite ad anzianità contributive ancora ridotte e in presenza - ha spiegato Damiano - di un mercato del lavoro che non permette carriere stabili e continuative". Visti gli attacchi durissimi ricevuti nelle ultime ore sembra che siano in molti a volere la "testa" di Boeri, non piacciono le proposte previste nel suo piano per la riforma delle pensioni presentato a Palazzo Chigi, in particolare la proposta di abolire i vitalizi per i politici e tagliare le pensioni alte in favore dei lavoratori meno abbienti verso un sistema previdenziale più equo, flessibile e sostenibile.