Mentre continua il dibattito sulla riforma Pensioni 2016, parte da Montecitorio un nuovo attacco contro il presidente dell'Inps Tito Boeri. Dalla Camera dei Deputati parte "solennemente" la richiesta al premier Matteo Renzi di intervenire nei confronti dell'economista bocconiano alla presidenza dell'Inps dopo quanto affermato nei giorni scorsi in un'intervista televisiva.

Vitalizi e buste arancioni: bufera su Boeri, chiesto l'intervento di Renzi

Oggi, 13 gennaio, nel corso della conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari di Montecitorio, su proposta del capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta condivisa da tutti gli altri gruppi tranne che dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo sempre più in sintonia con Boeri, è stata avanzata la proposta, al presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini di inviare una lettera al presidente del Consiglio per "stigmatizzare" le parole di Boeri il quale aveva avanzato i sospetti che non sono stati dati all'Inps i fondi per l'invio della busta arancione come segno di "vendetta" per le sue proposte di abrogazione dei vitalizi parlamentari.

Parole che il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta ha definito senza mezzi termini "inaccettabili e intimidatorie verso il Parlamento".

Polemiche a non finire nell'ambito del dibattito sulla riforma pensioni 2016

Giudizio a dire il vero condiviso dalla commissione Lavoro della Camera, presieduta da Cesare Damiano, che ha avanzato una identica proposta alla Boldrini. La presidente della Camera si è dichiarata pronta a scrivere al presidente del Consiglio per riferirgli del parere espresso dai gruppi parlamentari affinché "il governo - ha spiegato la Boldrini - faccia le sua valutazioni". Oltre che per la proposta per il taglio dei vitalizi, così come propone il Movimento 5 stelle, le critiche a Boeri sono arrivate recentemente anche per la sua proposta di tagli alle pensioni alte prevista nel suo piano di riforma pensioni illustrato già lo scorso giugno.

Presente alla conferenza dei capigruppo di Montecitorio anche il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. "Il governo - ha detto - non ha potere di censura. Sarà nostra cura - ha aggiunto il ministro Boschi secondo quanto riferisce l'agenzia askanews - chiarire a Boeri che il suo dubbio è infondato".