Proseguono le discussioni sulla questione della riforma delle pensioni 2016 e, nonostante il governo Renzi abbia rinviato nuovamente un intervento in questa direzione, il pressing cresce sempre di più. Dal mondo politico giungono le richieste di Cesare Damiano, il quale rilancia la sua proposta di una Quota 97 e di una Quota 41, mentre il mondo sindacale presenta la sua piattaforma unitaria (Cgil, Cisl e Uil) che, essenzialmente, appoggia la proposta del Presidente della Commissione Lavoro. Le varie categorie, però, proseguono anche la battaglia individualmente: i lavoratori precoci, tra i più penalizzati dalla riforma Pensioni Fornero, fanno sapere chiaramente che tengono d'occhio Renzi e che proseguiranno nella loro battaglia; mentre per quanto riguarda l'opzione donna, i comitati chiedono un intervento più deciso, al di là del 'contatore' che non può soddisfare le richieste delle nate nell'ultimo trimestre del '57 e del '58.

Pensioni lavoratori precoci, ultime notizie 07-01: a quando la riforma?

I lavoratori precoci hanno iniziato il 2016 sul piede di guerra: nel nord-ovest è nato un nuovo comitato, mentre su internet proseguono le battaglie e le richieste. La riforma delle pensioni Fornero deve essere mandata in soffitta non solo perché è iniqua contro una categoria di persone che ha iniziato a lavorare in un'età molto giovane e spesso svolgendo mansioni dure e usuranti, ma anche perché limita l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Tra i vari messaggi che si possono leggere sul web, alcuni denunciano proprio questa situazione: in alcune aziende non possono essere assunti dei giovani perché non c'è spazio per loro; con una riforma pensioni nel 2016 che preveda perlomeno la Quota 41, il ricambio generazionale sarebbe sicuramente molto più 'attivo'.

La sensazione che tira tra coloro che si trovano nella condizione di lavoratori precoci è quella di proseguire la propria battaglia fino al raggiungimento dell'obiettivo: ringraziamenti vanno anche a Maurizio Landini che, nella manifestazione del mese scorso, ha dato uno spazio proprio alla vertenza di questa categoria.

Opzione donna e riforma pensioni 2016, news 07-01

Per quanto riguarda, invece, la cosiddetta 'opzione donna', le richieste arrivano direttamente alla parlamentare PD, Patrizia Maestri, che ha sempre mostrato grande impegno e partecipazione per questa tipologia di vertenza. La deputata, infatti, si è spesa sempre molto per le questioni che riguardano le donne nel mondo del lavoro e dal punto di vista previdenziale, e la richiesta è di portare a termine l'ottimo lavoro svolto, permettendo anche alle nate nell'ultimo trimestre del '57 e del '58 di poter andare in pensione con il regime sperimentale.

Il pressing, dunque, continua anche in questa direzione e ancora una volta, usando un gergo calcistico, la palla passa al governo Renzi. Intanto, da parte dell'esecutivo tutto tace: si è già segnalato nei giorni scorsil'intervento di Morando, viceministro dell'Economia, il quale ha sottolineato come il governo abbia intenzione di aprire discussioni in merito alla riforma delle pensioni per il 2016, anche se non è detto che si giunga realmente ad un provvedimento in tempi brevi. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.