La questione della riforma Pensioni 2016 è all'ordine del giorno anche in questi ultimi momenti delle feste natalizie: le ultime novità segnalano un intervento considerato ambiguo da parte del viceministro dell'Economia del governo Renzi, Enrico Morando. Negli ultimi giorni, era arrivato un intervento di Cesare Damiano che aveva sottolineato la necessità di aprire nel 2016 un confronto serio e reale sulla riforma che introduca la flessibilità in uscita, mentre Susanna Camusso della Cgil aveva fatto sapere che la piattaforma sindacale messa in campo con Cisl e Uil avrebbe dovuto essere il punto di partenza per ogni discussione sulla questione.
Le parole di Enrico Morando sembrano voler frenare i possibili entusiasmi in questo senso: il governo Renzi aprirà sicuramente un confronto sul tema previdenziale, ma non è assolutamente detto che si arrivi ad un vera e propria riforma, gli strumenti di uscita flessibile esistono già e potrebbero bastare.
Le parole di Morando e le ultime news sulla riforma pensioni 2016
Le dichiarazioni del viceministro dell'Economia, Enrico Morando, sono state raccolte da AffariItaliani e le sue parole non possono non suscitare polemiche. Innanzi tutto, il rappresentante del governo Renzi ha dichiarato che l'esecutivo valuterà se e come prevedere una riforma delle pensioni per il 2016, ma ancora di più si discuterà se sia realmente necessaria e applicabile in questo momento poiché soluzioni di uscita flessibile sono comunque già presenti nell'impianto previdenziale italiano.
L'impegno in una discussione sembra esserci, ma Morando sottolinea immediatamente che non si tratta di un impegno preciso nella presentazione di un provvedimento sulla flessibilità in uscita, dunque non bisogna attendersi dal governo Renzi una proposta in tempi brevi: le incognite sono ancora molte e occorre ancora valutare bene se ci sono le condizioni adeguate per poter agire dal punto di vista legislativo in questi termini.
L'ambiguità di Morando e le ultime novità riforma pensioni 2016
Le parole di Enrico Morando sono sembrate dunque ambigue: si tratta di ribadire la linea che il governo Renzi ha tenuto durante tutto l'anno solare 2015; la riforma delle pensioni per il 2016si farà soltanto se l'esecutivo riterrà che vi siano le condizioni adeguate: le dichiarazioni del viceministro richiamano da vicino le ultime parole di Matteo Renzi sulla questione, quando affermò che, se non si era intervenuti in maniera più radicale sulla previdenza, era per evitare 'pasticci'.
La possibilità di introdurre un meccanismo di uscita flessibile, prosegue Morando, non può essere slegata dalla necessità di tenere i conti dello Stato in ordine: si tratta di una cautela necessaria per evitare conseguenze peggiori al sistema previdenziale italiano. Un confronto pubblico, però, ci sarà, ribadisce il viceministro, ma anche su questo punto le sue parole sono sembrate ambigue: ci potrebbe essere un confronto con i sindacati, ma l'utilizzazione del condizionale sembra chiarire come il governo Renzi intenda ribadire la medesima linea tenuta nel 2015 nei confronti delle organizzazioni sindacali. In attesa di commenti e giudizi politici su questo intervento, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.