L’alcol test arriva anche nelle scuole e stavolta a sottoporsi alla prova del palloncino saranno i docenti, trattati come gli ultimiirresponsabili del sabato sera. Il primo istituto a dare seguito all’obbligo imposto dal decreto legislativo numero 81 del 2008 è il Convitto Umberto I di Torino. Ma i professori polemizzano: “Così ci umiliate”. E sui social network si scatena la rabbia: oltre all’ironia, anche tanta frustrazione per una Scuola che carica di responsabilità, oltremodo,la figura del docente. Senza contare che lo stesso professore potrebbe essere sbeffeggiato anche dai suoi stessi alunni.
Alcol test a scuola, i riferimenti normativi
L’alcol test è obbligatorio in base a quanto contenuto nel D.lgs. numero 81 del 2008: i medici aziendali dovranno far effettuare la prova del palloncino ai lavoratori dipendenti che rientrano in quelle che sono definite le “categorie a rischio”. Queste ultime sono state elencate dalla Conferenza Stato-Regioni del 16/03/2006: non solo i tassisti, i dipendenti marittimi, i piloti d’aereo, i responsabili della fabbricazione di esplosivi e del corretto funzionamento dei macchinari nucleari, ma anche i docenti, ossia coloro che svolgono il servizio di insegnamento nella scuola pubblica e privata. Secondo l’articolo 6 della Conferenza rientrano, ovviamente, nella normativa, tutti gli insegnanti di ogni ordine e grado.
Docenti, come si svolge la prova del palloncino
Il test del palloncino è preceduto, quattro o cinque giorni prima, da una mail inviata dall’ufficio del personale delle scuole ad un gruppo di 5 insegnanti sorteggiati per la prova. L’istituto Umberto I ha applicato alla lettera quanto dispone il provvedimento, cosa che non è stata fatta dalla stragrande maggioranza delle altre regioni italiane che rimangono in attesa di nuove direttive.
Insomma, le scuole ignorano il provvedimento, anche perché fare il test ha un costo e, come fanno notare gli insegnanti dell’Umberto I: "non ha senso risparmiare sulla carta igienica per far fare il test del palloncino".
La preside dell’Umberto I di Torino: "La legge va rispettata"
Contro il test, già due anni fa, i docenti di un'altra scuola, l’Istituto Regina Margherita di Torino, organizzarono una protesta davanti alla sede con tanto di brindisi.
Una provocazione, certo, ma la preside dell’Umberto I, Giulia Guglielmini, è inflessibile sul da farsi, come riportato da "Repubblica": “Dovranno essere rispettati sia il provvedimento nazionale che la delibera regionale”. Presto, dunque, i docenti estratti a sorte dovranno superare l’alcol test.