La riforma delle classi di concorso nella Scuola non favorirà la mobilità degli insegnanti di ruolo: il ministero dell’Istruzione è fermo nel non voler riconoscere la titolarità ai professori che faranno richiesta di passaggio di ruolo oppure di cattedra. E’ questa l’ipotesi portata avanti da Italia Oggi che, nell’edizione odierna, fa il punto sulla trattativa tra i tecnici del Miur ed i sindacati. Nello specifico, infatti, il ministero continua a mantenere una posizione di rigidità su due delle questioni più controverse della Buona scuola: l’articolazione degli ambiti territoriali e la chiamata diretta dei dirigenti scolastici nell’assegnazione delle cattedre.
Mobilità 2016, trattativa Miur-sindacati: le nuove classi di concorso ostacolo per i prof?
La non apertura del ministero di Viale Trastevere alle richieste dei sindacati ha determinato l’abbandono del tavolo delle trattative della Gilda: le consultazioni proseguiranno, quindi, solo con i rappresentanti della Cisl, della Cgil, della Uil e dello Snals, ma non si esclude che il fronte possa sgretolarsi ulteriormente nel caso in cui non arrivino risultati soddisfacenti nel proseguimento delle trattative. Tanto più che la recente approvazione da parte del Governo dell’accorpamento delle classi di concorso, ridotte da 168 a 116, avrebbe potuto facilitare la mobilità professionale degli insegnanti di ruolo proprio nella prospettiva di poter garantire una maggiore intercambiabilità dei docenti, data l’aumentata affinità tra le diverse discipline.
Mobilità professionale docenti solo con chiamata diretta e ambiti territoriali?
Ma, probabilmente, tutto ciò si rivelerà un clamoroso boomerang. Infatti, chi accederà alla mobilità professionale perderà il mantenimento della cattedra e si esporrà all’incertezza della chiamata diretta e degli ambiti territoriali. E’ proprio su questo punto che la trattativa tra l’amministrazione scolastica ed i sindacati è andata nel pallone.
Se non dovessero esserci soluzioni condivise dell’ultima ora, il ministero dell’Istruzione potrebbe adottare una soluzione unilaterale, con buona pace degli insegnanti che chiederanno il trasferimento di ruolo o di cattedra.