Il consigliere comunale del Partito Democratico per la città di Grosseto, Stefano Rosini, è intervenuto sul tema concorso docenti 2016 parlando di selezione che manderà in cattedra un docente su tre, cosa che finora non era mai accaduta, visto che il rapporto medio, in genere, era di un vincitore ogni trenta candidati.

Ultime news scuola, domenica 17 gennaio: 'Il più grande concorso pubblico bandito in Europa'

Il cooordinatore di orgoglioprecario.it non ha alcun timore di definire quello che sta per arrivare come il più grande concorso pubblico bandito in Europa negli ultimi 10 anni: i numeri sono presto 'snocciolati', visto che Rosini menziona anche le novantamila nuove assunzioni relative al piano straordinario indetto dal Miur nel 2015 e le trentamila immissioni in ruolo da GaE che andranno ad aggiungersi ai 63.712 posti messi a disposizione con il concorso 2016.

Totale: 180.000 assunzioni che metteranno 'a disposizione dei nostri ragazzi, forze fresche e nuove'.

Concorso docenti 2016: Rosini 'La scuola cambia direzione'

Negli ultimi venticinque anni ci sono stati solo tre concorsi (1990, 1999 e 2012) e Rosini esalta, ancora una volta, la riforma Buona Scuola e i tre miliardi messi a disposizione dell'istruzione: una direzione completamente opposta ai tagli lineari che vennero sanciti tra il 2008 e il 2013 dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti e dalla responsabile del Miur nel governo Berlusconi, l'allora ministro Mariastella Gelmini. 'La scuola ha perso il dieci per cento delle risorse' tuona il consigliere comunale Pd grossetano. Il governo Renzi, invece, oltre a nuove risorse, ha già messo in cattedra, per ogni istituto, dai cinque ai sette docenti in più, rafforzando di nuovo la scuola italiana.

Scuola, concorso 2016: obiettivo numero uno, eliminare le supplenze

Rosini menziona il primo febbraio come data di uscita dei bandi ed evidenzia la differenza rispetto agli anni passati dove, invece di assumere, si continuava ad insistere con decine di migliaia di supplenze per tutta la durata dell'anno scolastico, procurando danni agli studenti e alla continuità didattica, oltre a 'generare liste chilometriche di precari'.

E' ora di cambiare, dunque, secondo il PD: intanto, però, l'opinione dei docenti è completamente diversa, visto che la stragrande maggioranza pensa che il concorso porterà con sè tante incognite e nuove discriminazioni ed ingiustizie.