La selezione dei candidati del prossimo concorso docenti per immettere in ruolo circa 64.000 abilitati della II fascia delle Graduatorie di Istituto sarà una delle più severe di tutta la storia del reclutamento di personale della Pubblica Amministrazione degli ultimi 30 anni. Sotto accusa i criteri restrittivi della tabella di valutazione dei titoliche sembrano penalizzare drasticamente centinaia di miglia di docenti abilitati con i Tfa e i Pas, ma anche i diplomati magistrali i laureati in Sfp non sono esenti dal rischio bocciatura. In rete l'argomento hot in questo momento è la conoscenza della lingua straniera con il livello richiesto classificato come B2.

Una delle proteste più frequenti si incentra sul livello di conoscenza della lingua per insegnare all'infanzia e alla primaria.

La definizione di livello B2 o Livello Intermedio

Per capire il grado di difficoltà insito in questa scelta di individuare il livello B2 come requisito per superare il concorso, basta riferirsi al Quadro Comune di riferimento adottato dalla UE da cui è tratta la definizione successiva. Essa rende bene l'idea di quale sia il grado di padronanza nel momento in cui chiarisce come il soggetto possa facilmente interloquire con un parlante nativo. Disinvoltura e scioltezza tale che, unitamente alla capacità di scrivere testi su diversi argomenti sui quali esprimere poi opinioni con illustrazione dei vantaggi e degli svantaggi delle diverse opzioni, lo rende di fatto equiparato ad un madre-lingua.

Questo è il livello assegnato al B2, il requisito richiesto per superare la prova concorsuale in lingua straniera a scelta del candidato.

L'attesa per i bandi continua

Intanto registriamo un ulteriore ritardo per l'avvio del concorso per 63.000 docentiprevisto inizialmente per il 1 dicembre 2015, come contenuto nella legge 107 nota come Buona Scuola.

Il Cdm ha deciso di rinviare ulteriormente la revisione delle cdc per consentire l'approvazione e l'emanazione dei tre bandi previsti. Non è da escludersi che all'origine del ritardo ci siano anche i dubbi in ordine ai criteri da adottare per l'attribuzione dei punteggi. In tutti i modi, qualsiasi sia l'esito finale delle scelte dell'esecutivo per far partire la macchina concorsuale, resta alta l'attenzione e l'indignazione dei docenti per la chiusura mostrata riguardo ad una fase di transizione che prescindesse da qualsiasi ulteriore selezione.