Bando concorso Scuola 2016 entro due settimane, massimo fine mese. E' il nuovo 'rilancio' del sottosegretario al Miur, Davide Faraone che cerca di 'tamponare' le vibranti polemiche che si sono scatenate intorno al grottesco ritardo nella pubblicazione dei tre bandi, attesi ormai dal 1 dicembre scorso. Le forze dell'opposizione e i sindacati continuano ad attaccare l'operato (o meglio il non operato) del governo che continua a procrastinare, rassicurando sul fatto che tutto andrà bene e che gli insegnanti verranno assunti regolarmente a settembre.
Il Corriere della Sera parla di 'nuovo pasticcio della scuola pubblica italiana': le ragioni sono evidenti e da ricondursi principalmente alla testardaggine e alla fretta del Miur, due atteggiamenti che hanno caratterizzato tutti gli aspetti della riforma Buona Scuola e che ritroviamo anche in questo concorso 2016.
Ultime notizie concorso scuola, sabato 6 febbraio: Miur, fretta e testardaggine
Il ministro Giannini insiste con i suoi due quesiti in lingua inglese all'insegna del 'Yes, of course', ma i professori di greco e di latino considerano una vera e propria idiozia simulare una lezione in inglese su Platone o Seneca, così come un docente di italiano aborra l'idea di spiegare in spagnolo il Manzoni.
Il segretario della Uil Scuola, Pino Turi, ha sottolineato come il Miur abbia cambiato le carte in tavola, chiedendo un nuovo requisito per l'insegnamento, finora mai richiesto a un insegnante.
Un concorso scuola che ritarda soprattutto perchè il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha ancora provveduto alla firma del decreto che riordina le classi di concorso: il testo si trova al Quirinale da oltre una settimana ma la firma tarda ad arrivare.
News concorso scuola 2016: docenti umiliati e governo sordo al parere del CSPI
Fretta e testardaggine anche in questo concorso scuola. Sì, perchè nonostante il CSPI abbia espresso parere contrario in merito ai quesiti in lingua straniera nella prova scritta (è stato chiesto almeno di dimezzarli) e ai punteggi attribuiti ai candidati, il Miur sembra fare orecchia da mercante parlando di parere obbligatorio ma non vincolante.
La frase pronunciata dal ministro Giannini 'Andiamo avanti dritti con la nostra linea' dimostra ancora una volta la presuntuosità di un governo ostinato e incurante dei pareri altrui.
Nel frattempo, i docenti si sentono umiliati perchè molti di loro, considerando i titoli e l'anzianità, non accettano (giustamente) l'idea di essere nuovamente giudicati da una commissione. 'I supplenti non scompariranno perchè assumerete solo per il turnover' è la denuncia di Silvia Chimienti del M5S, mentre Domenico Pantaleo di Flc-Cgil parla di inevitabili contenziosi contro un concorso 2016 fatto in fretta e in furia.