I rigidi requisiti dellariforma Fornerohanno contribuito a un continuo aumento delladisoccupazione giovanile, poiché c'è stata l’impossibilità di andare in pensione prima dei 67 anni. Inoltre sonotanti i lavoratori precoci con 40 e più anni di contributi versati che non riescono ad andare in pensione perché, avendo iniziato a 14/15 anni, non hanno ancora raggiunto i 62 anni di età. Nel mese di settembre dello scorso anno Renzi annunciò che qualcosa si sarebbe fatto per le Pensioni nella nuova legge di Stabilità a condizioni che questa fosse a costo zero per lo Stato.

L'annuncio venne smentito 15 giorni dopo perché Renzi affermò che non avevano trovato la "quadra". Spiegò quindi che sarebbero stati necessari tre mesi per poter affrontare e risolvere il problema ma ad oggi dopo quattro mesi abbondanti tutto tace. La realtà qual è? I motivi sono da ricercare nella tenuta dei conti pubblici secondo i vincoli di bilancio europei e col fatto chela BCE è pronta a nuove misure di politica monetaria per rilanciare la crescita dei prezzi, che nelle teorie di Draghi sarebbe limitata dal crollo del petrolio. Per l'Italiala crescita prevista nel 2016 è stata ritoccata al ribasso, scendendo dall’1.5% pronosticato a ottobre 2015 all’1.4% di oggi. Dalle parti di Bruxelles si sono ormai convinti che Renzi non sia capace di contrastare le forze politiche euroscettiche, per le misure lacrime e sangue che la Troika ci vuole imporre.

Poletti sulla flessibilità in uscita

Lariforma pensionichesarebbe dovuta essere partorita nei primi mesi del2016 è rimandata a data da destinarsi: il ministroGiuliano Poletti si è mostrato oltremodo prudentesulle tempistiche eal momento non c’è nulla di definito per la riforma. Oggi 6 febbraio i lavoratori precoci hanno tenuto una manifestazione a Bologna alla quale avevano invitato il Ministro del Lavoro, che per precedenti impegni ha dovuto declinare l'invito: tramite il suo segretario particolare ha fatto sapere di stimare e di essere vicino ai lavoratori precoci.

Ma al di la delle schermaglie dialettiche la realtà è che si perde solo tempo e non c'è volontà di affrontare la riforma. Nessun impegno, quel che sembra è una sorta dipasso indietrorispetto alle intenzioni annunciate nei mesi scorsi.