La Questura di Roma ha autorizzato i lavoratori precoci ad organizzare un presidio in piazza Montecitorio per il prossimo 18 febbraio. Si tratta di un risultato importante per il gruppo denominato ‘Lavoratori precoci a tutela dei propri diritti’, nato su Facebook e cresciuto fino a diventare punto di riferimento per tutti i lavoratori precoci che auspicano una riforma delle Pensioni che preveda l’approvazione della cosiddetta Quota 41, e interlocutore di tutti quei politici che si stanno battendo in loro tutela, a partire dal presidente della commissione Lavoro, Cesare Damiano.

Riforma pensioni 2016: i precoci in attesa di Quota 41

I lavoratori precoci sono quelli maggiormente penalizzati dalla legge Fornero in quanto, avendo cominciato a lavorare giovanissimi, sarebbero costretti, in alcuni casi, a raggiungere i 45 anni di contribuzione prima di riscuotere la pensione.

La soluzione auspicata dai precoci è la Quota 41 prevista dal disegno di legge 857, presentato da Cesare Damiano, che prevede la possibilità di andare in pensione al raggiungimento dei 41 anni di contributi versati, senza il vincolo dell’età e senza penalizzazioni.

La proposta di Damiano è rimasta, come quella sulla flessibilità in uscita, impantanata nelle strette dei vincoli di spesa imposti dalla Unione Europea, ma sta riprendendo forza in questi giorni grazie all’azione dei precoci che sollecitano il governo al rispetto delle promesse fatte dal premier, Matteo Renzi, circa il superamento della legge Fornero entro il 2016.

Il presidio a Montecitorio del 18/2: i lavoratori precoci scendono in piazza

L’autorizzazione del presidio a Montecitorio per il 18 febbraio rappresenta un importante passo, dal punto di vista organizzativo, per il gruppo ‘Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti’ che, dopo essersi organizzato in comitati locali nelle principali città italiane, scende in piazza per una manifestazione che ha già raccolto il sostegno, oltre che di Cesare Damiano, anche della Lega Nord di Matteo Salvini e dei sindacati confederali.

Il presidio a Montecitorio si svolgerà dalle ore 10 alle ore 14 di giovedì 18 febbraio; un giorno infrasettimanale scelto di proposito, come spiegano gli organizzatori, per avere maggiore visibilità nei confronti dei politici e far maggiormente ‘pesare’ la loro pressione.

La mobilitazione del 18 febbraio sarà preceduto da quella che si preannuncia essere una vera e propria prova generale con una manifestazione che si terrà a Bologna il prossimo sabato 6 febbraio.